Benevento, senti Paoloni:” Si è vero, scommettevo ma…

“A quattro anni dal mio arresto, ho pensato che fosse arrivato il momento di dire come sono andate veramente le cose”. La sua verità, Marco Paoloni, ha deciso di raccontarla in un libro. Lui, il portiere ex Cremonese e Benevento finito nella bufera del calcioscommesse dopo l’inchiesta della Procura di Cremona. Paoloni quello accusato di aver truccato le partite e di aver sciolto del sonnifero nelle borracce dei compagni nell’intervallo di un match. “Tutte falsità – dice lui – mi hanno dipinto come un mostro e nel libro spiego tutto”. Il libro in questione si intitola “Over – la scommessa della verità”, l’ha scritto con Achille del Giudice per Graus Editore. Sarà in libreria ai primi di giugno. Capelli corti, un accenno di pancetta sotto la camicia bianca leggera, Paoloni ha presentato il libro mercoledì 20 maggio a Napoli nel foyer del Teatro Bellini. “Mai venduta una partita – ribadisce – il mio unico errore sono state le scommesse. Scommettevo e basta, su eventi di altri sport. Al massimo ho puntato su una partita di Champions del Real Madrid. Sono caduto nella dipendenza da gioco. Per quello giocavo, non per far soldi. E dalle indagini si capisce pure che di denaro ne ho perso tantissimo. Ho sbagliato certo, ma non voglio pagare per cose che non ho fatto”. La squalifica che la Figc gli ha inflitto non l’ha mandata giù: 5 anni di stop con proposta di radiazione. La Procura di Cremona, invece, ha chiuso le indagini a febbraio. Il processo dovrebbe iniziare in autunno. “Adesso sono una persona diversa. Non scommetto più”. Il calcio fa ancora parte della sua vita, allena gratis i ragazzini di una scuola calcio vicino Civitavecchia, la sua città di origine.

Ora Paoloni vuole ricostruire la sua immagine. Riacquistare credibilità agli occhi dell’opinione pubblica. “La Procura di Cremona – dice – ha fatto trapelare delle notizie non vere. Ha innescato così un processo mediatico che non meritavo. I giornali hanno associato la partita del sonnifero, Cremonese-Paganese 2-0, a una mia papera fatta invece in un’altra partita. Ma poi, dico io, se volevo davvero che la Paganese vincesse quella gara sarebbe stato facile per me alterarne il risultato: ero il portiere della Cremonese. Invece abbiamo vinto e io ho fatto nove parate. Nove”.
Del nuovo ciclone scommesse che si è abbattuto nelle ultime ore sul calcio italiano dice: “Non sono sbalordito. Senza scommesse legali, il problema non esisterebbe. Lo so, accadeva anche prima che fossero legalizzate. Ma almeno sarebbe più difficile mettere su certi giri”. 

Fonte: beneventofree.it

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