Corriere dello Sport: Ottavio Bianchi si racconta e parla di un clamoroso precedente di 45 anni fa

Bianchi

Tiro a indovinare: vuole sapere se il Napoli può vincerlo? Non sono scaramantico e, per ciò che vedo adesso, gli azzurri sono i migliori nel lotto delle pretendenti. Questo Napoli mi piace e mi diverte molto”. Queste le parole di Ottavio Bianchi, ex calciatore ed allenatore passato alla storia del Calcio per quella stagione memorabile culminata il 10 maggio 1987 con il primo storico scudetto del Napoli, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.

Ma non è il Napoli di Maradona ad avere analogie con quello di Hamsik ed Higuain. C’era un Napoli che della stagione 1970-1971 subì solo due reti in nove partite come quello di Sarri, Ottavio Bianchi in quella squadra c’era: “Ero in campo però, non in panchina. Ricordo benissimo che imboccammo subito la strada giusta e furono dolori. Ma per gli altri. Ma questo è l’unico vero punto in comune perché parliamo di due compagini profondamente diverse, soprattutto due modi di giocare agli antipodi. Allora le squadre non erano raccolte in venti metri, ma lunghe novanta e si correva anche di più. Soprattutto per quelli in mediana il campo diventava interminabile”. 

Dunque per Bianchi, a 45 anni di distanza non c’è nulla che accomuna il passato al presente? “Allora come oggi avevamo un’ottima organizzazione di gioco, inoltre eravamo affiatati. E poi facevamo una cosa che allora non tutti facevano: alcuni dei nostri attaccanti, come Ghio e Sormani, spesso tornavano. Cosa non troppo comune, perché a quei tempi chi giocava avanti di solito là rimaneva. Chiappella aveva visto giusto. Anni dopo da allenatore del Napoli riproposi la cosa, convincendo il pur restio Carnevale a farsi sgroppate per i recuperi. Fu una delle mosse vincenti per arrivare al tricolore”.  

Infine un occhio alla situazione  attuale in Serie A: “Oggi vedo una Roma molto forte ma che va a sprazzi; una Fiorentina parecchio migliorata ma forse non ancora pronta; un’Inter tornata vincente ma che non mi convince del tutto; ed una Juve che dovrebbe fare troppa fatica per recuperare. Mi piacerebbe molto se il Napoli si staccasse.  La confidenza finale – conclude Bianchi – è che Napoli e il Napoli continuano a vivere dentro di me”.

Massimo Avino

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"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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