Di Natale: “Insigne punta? Glielo dicevo sempre che giocava troppo per i compagni. Mi sarebbe piaciuto giocare con Mertens”

L’ex attaccante dell’Udinese, Totò Di Natale, ha rilasciato una intervista a Il Mattino. Eccone alcuni passaggi:

L’Udinese non è solo Lasagna, ma anche De Paul, quello che ereditato la sua maglia numero 10.
«Rispetto a Lasagna lui è quello che porta la fantasia. Certo, quest’anno sta anche facendo gol. L’ho conosciuto ed è un ragazzo in gamba. Deve continuare su quella linea. Può fare il trequartista ma anche l’esterno. Sa fare la differenza quando parte da dietro e va in velocità. Ha ereditato la mia maglia numero 10 e penso che se la stia meritando tutta».

Altri pericoli per il Napoli?
«Fofana ha già dimostrato da un anno che ha qualità e sono contento che stiano venendo fuori le capacità di Scuffet».

Oggi non ci sarà Insigne per un problema fisico, ma le piace la sua nuova collocazione tattica da prima punta?
«Sono contento per lui ed è stato bravo Ancelotti a farlo giocare più attaccante perché gli permette di vedere la porta più lucidamente. Da esterno nel 4-3-3 devi fare tutta la fascia e consumi energie. Scherzando gli dicevo sempre che giocava troppo per i compagni: Fai bene, ma se sei un attaccante a fine campionato devi portare a casa i numeri, cioè i gol. Devi fare 15 reti di media. Ora è sulla buona strada. È un ragazzo che si è messo in discussione».

Non è facile per un napoletano giocare nel Napoli?
«Ci rimane male quando non fa gol e prende i fischi, ma i tifosi lo adorano e lui dimostra sempre il suo affetto».

E cosa pensa del dualismo Milik-Mertens?
«Sono scelte dell’allenatore e sono cose anche normali quando hai tanti campioni. Ancelotti dimostra di far giocare tutti. Bravo Mertens a mettersi in discussione perché quando entra fa sempre benissimo, l’anno scorso ha fatto un campionato pazzesco».

A lei con chi dei due sarebbe piaciuto giocare?
«Probabilmente con Mertens perché quando giocavo con Sanchez che ha tecnica e velocità mi divertivo un molto. Negli ultimi anni la prima punta fisica è un po’ sparita».