L’ Argentina sì è qualificata ai Mondiali 2018 grazie a una tripletta di Messi che forse per la prima volta è risultato davvero decisivo per la sua Nazionale. Tmw ha parlato di questo argomento con giornalista argentino Nicolás Domenella, corrispondente di Interior Futbolero: “Un risveglio così non si poteva pronosticare. L’incertezza di non sapere fino all’ultimo la formazione, i fantasmi mostrati contro squadre sulla carta più deboli e la scarsa vena di alcuni singoli avevano alimentato solo fino a qualche ora fa le speculazioni di chi si pregustava già un Mondiale senza Argentina, senza Messi in particolare. Domina forse la sensazione di essersi tolti un macigno di dosso; è vero che probabilmente l’Argentina non avrebbe meritato il Mondiale. Ma, come diciamo qui, ‘los pingos se ven en la cancha’ e Messi in campo ha parlato chiaro. Leo ha mantenuto sempre viva la speranza e questa qualificazione è arrivata essenzialmente per merito suo. Per la dedizione di Messi e alcuni altri, per la fiducia di un intero popolo, è quindi un bene che l’Argentina vada in Russia. Le critiche nei confronti di Messi sono arrivate sempre da un settore isolato del giornalismo tendenzioso. Tanti argentini non sentono per Messi quello che provavano e provano ancora oggi per Maradona. Personalmente, sono contento di potermi godere il miglior giocatore del mondo, almeno per quanto riguarda l’attualità, ogni volta che posso. Messi è un Dio, un extraterrestre che fa cose impossibili. Maradona ha vinto un titolo che Messi può ancora mettere in bacheca: il Mondiale. Allo stesso tempo, la Pulce ha ottenuto riconoscimenti dentro e fuori dalla cancha che Diego non è mai riuscito ad avere … io credo che Messi abbia già superato Maradona. E da parecchio tempo ormai”.