ESCLUSIVA- Diego Palermo (Giov.Benevento):”Che gioia la serie A, lavoriamo per migliorare la nostra cantera, ecco il nostro obiettivo…”

Diego Palermo

Diego Palermo- Di seguito l’intervista a Diego Palermo, uomo di fiducia del Presidente del Benevento calcio Oreste Vigorito.

Negli ultimi 13 mesi il Benevento ha conquistato due promozioni consecutive dalla Lega Pro alla Serie A. Qualcosa di storico, emozionante, probabilmente irripetibile che ha letteralmente fatto impazzire una città intera stringendosi attorno al suo condottiero: Oreste Vigorito.

Ma sin dall’avvento di Ciro ed Oreste Vigorito, il club sannita ha avuto sempre una particolare attenzione alle giovanili, alla propria cantera sannita capace di vincere il 20 giugno 2009 lo scudetto per la categoria Berretti superando in finale il Monza.

La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Diego Palermo, che ci ha illustrato i programmi e i risultati sin qui ottenuti dal Settore Giovanile della squadra sannita. Palermo si è soffermato, in particolare, sui successi conseguiti quest’anno dalle quattro compagini giovanili raccontandoci anche le emozioni vissute qualche giorno fa per la promozione in Serie A del Benevento. 

1) Iniziamo dalla fine. 08 giugno 2017, allo stadio “Ciro Vigorito” si sta disputando la finale per la promozione in Serie A tra Benevento e Carpi. Sono le 22:30 circa e l’arbitro Pasqua di Tivoli emette il triplice fischio. Cosa ha provato nei minuti successivi?

“Ti dico cosa ho provato nei minuti precedenti! Già quando ho notato che l’arbitro aveva decretato quattro minuti di recupero è iniziato a salire l’entusiasmo. In effetti è stata una promozione che nessuno si aspettava, nel girone d’andata la squadra ha giocato un bel calcio stupendo tutti gli addetti ai lavori, nel ritorno a causa di molteplici cause i ragazzi hanno subito un calo generale, ma sono stati bravissimi, assieme all’allenatore, a ricompattarsi disputando un finale di campionato in crescendo fino a vincere le finale play off.”  

2) Passiamo al settore giovanile. Nella scorsa estate, a seguito della promozione in serie B, avete rafforzato le varie categorie, soprattutto quelle “debuttanti” della Primavera e dell’ Under 16. Che lavoro è stato svolto per far si che a settembre si arrivasse pronti per gli inizi dei rispettivi campionati?

“Tra maggio e giugno 2016 abbiamo vissuto una situazione particolare in cui ha regnato un pò di confusione generale. Il Presidente era un pò dietro le quinte e non sapevamo con quale ruolo potesse rientrare in società, ma nonostante ciò il settore giovanile è stato sempre gestito dal sottoscritto in prima persona. Circa dodici mesi fa, grazie alla straordinaria partecipazione e abnegazione di Pasquale Bovienzo, Simone Puleo e tutto il resto dello staff, abbiamo comunque iniziato un lavoro con le giovanili che ci ha impegnato tantissimo con provini e altro. Tutti insieme siamo riusciti a creare e rafforzare le varie categorie, per le Under 15 e 16 abbiamo attinto anche dalle scuole calcio, mentre per quanto riguarda Primavera e Under 17 è stato un pò più difficile trovare in giro validi elementi. Anche nelle prossime settimane per rinforzare la Primavera non sarà facile in quanto i più bravi sono già in serie D o Lega Pro, mentre stiamo lavorando per garantire ottimi rinforzi alle categorie più basse. Per costruire una buona Primavera bisogna formare ottime basi già dall’Under 15, a meno che non hai grandi possibilità economiche come Roma, Inter, Juventus e altre squadre importanti che possono acquistare giocatori forti, ma non è il nostro modo di lavorare in quanto noi vogliamo crescere con il settore giovanile italiano al fine di portare in futuro quanti più ragazzi in prima squadra”

3) La Primavera di mister Giovanni Ignoffo non ha particolarmente brillato nei risultati, ma nonostante tutto i giallorossi hanno battuto la Juventus allo Stadio “Ocone” di Ponte. Ricorda quella giornata? E cosa ha detto ai ragazzi a fine gara?

“Ero presente a Ponte quel giorno e ti dico che abbiamo vinto per un semplice motivo. Noi abbiamo affrontato la Juventus con delle motivazioni che in quei giorni erano già a mille, mentre se ti chiami Juventus e incontri il Benevento senza particolare entusiasmo e concentrazione rischi di fare delle figuracce. Ricordo un episodio, la gara doveva iniziare alle 15:00 e loro si sono presentati al campo alle 14:15 asserendo di aver ritardato perchè non erano riusciti a trovare il campo. Questo atteggiamento, non di presunzione in quanto ritengo che mister Grosso sia un’ottima persona e conosco l’ambiente Juventus secondo me a dir poco spettacolare, non mi è piaciuto anche perchè, visto che avevano stravinto la settimana prima ad Avellino per otto a zero, a mio avviso credevano di batterci facilmente. Invece così non è stato in quanto hanno affrontato i nostri ragazzi che sono scesi in campo affamati e la Juventus ha perso due a zero. Ovviamente è stato un caso eccezionale perchè se giochiamo dieci volte contro una corazzata come la Juventus la maggior parte delle gare le perdiamo. Se analizziamo il campionato devo dire che, sul piano dei risultati, ci aspettavamo qualcosa in più, magari un piazzamento tra il sesto e l’ottavo posto invece siamo arrivati più in basso. Ma non è stato facile neanche per mister Ignoffo in quanto, quasi sempre, non ha avuto a disposizione molti ragazzi della Primavera perchè si allenavano in pianta stabile con mister Baroni nonostante la distanza di 40 km tra le due strutture di Ponte e Paduli. Di positivo c’e’ che abbiamo portato dei ragazzi in prima squadra e per noi è motivo d’orgoglio .

4) La stagione dell’ Under 17 di mister Landaida è stata costellata da alti e bassi. A suo avviso perchè la classe 2000 ha alternato ottimi risultati conquistati contro avversari di prestigio a sconfitte evitabili subite anche contro le ultime della classe?

“La situazione dell’Under 17 si può racchiudere in poche parole essendo stata quest’anno una squadra nuova a causa del buco dell’Under 16 dello scorsa stagione. Abbiamo ricostruito la squadra attingendo un pò dall’Under 15 e dagli Allievi Lega Pro della precedente annata, il resto da fuori. Per forza di cose la squadra ha avuto delle difficoltà nella prima parte del campionato, ma è stato evidente il cambiamento di passo da Natale in poi che ha messo in mostra ottime qualità individuali da portare in Primavera. Anche per questa categoria sinceramente mi aspettavo qualche punticino in più, ma mi rendo conto che i risultati alla fine contano il giusto perchè qualificarci alle finali e non portare giovani interessanti in prima squadra non rappresenta il nostro modo di lavorare.”

5) Tra le quattro categorie sicuramente l’Under 16 di mister Bovienzo è stata quella che ha dato più soddisfazioni ottenendo successi importanti e rendendo la vita difficile anche a Roma e Napoli. Vi aspettavate la qualificazione ai play off?

“Io sono a stretto contatto con mister Bovienzo da molti anni. Lui ha la capacità di stare vicino ai ragazzi e la squadra si affeziona moltissimo a lui, e ciò rappresenta per noi un buon punto di partenza. Mister Bovienzo ha migliorato moltissimo un gruppo di giovani che veniva dalla categoria Under 15 migliorando il valore della rosa e ti dico che questi ragazzi ce li porteremo per intero in Under 17 nella prossima stagione. Il raggiungimento dei play off è stata la ciliegina sulla torta in un campionato giocato benissimo, anche se c’e’ il rammarico per aver ottenuto qualche pareggio di troppo che non ci ha permesso di superare il Napoli. Ai play off contro il Palermo la squadra ha dato tutto in campo, ma alla fine si sono qualificati i siciliani che hanno vinto una gara comunque molto combattuta. In questa categoria 2001 sono presenti molti validi elementi, penso a Dublino capocannoniere del girone che purtroppo non è stato convocato in Nazionale Under 16 e la cosa mi meraviglia moltissimo, Di Ronza è un altro ragazzo interessante che è stato selezionato dalla B Italia per partecipare alla Lazio Cup. Ovviamente oltre a questi due giovani ci sono altri prospetti importanti che ritengo siano di prima fascia ” 

6) Alla guida dell’Under 15 in questa stagione abbiamo apprezzato mister Alessandro Vittorio Formisano che ha dato una precisa identità e mentalità alla classe 2002. Dopo un girone d’andata straordinario, la squadra ha perso qualche punto di troppo in quello di ritorno fallendo la qualificazione ai play off. Da cosa è dipeso a suo avviso il calo avvertito dalla squadra negli ultimi mesi?

“Per questa categoria c’e’ da fare un’analisi più particolare e attenta in quanto si parla di ragazzi di quattordici anni. Nella prima parte della stagione si sono esaltati tutti con grandi giocate, successi prestigiosi ed era un divertimento assistere alle gare dell’Under 15. Ho scommesso su mister Formisano tre anni fa portandolo dalla scuola calcio Caravaggio alle giovanili del Benevento e rappresenta ad oggi una bella scoperta che ha meravigliato tutti. Nel girone d’andata viaggiavamo tra il primo e secondo posto, nel ritorno abbiamo subito un calo dovuto anche alla presunzione, nel senso buono del termine, del gruppo a partire dell’allenatore a cui ho già parlato motivandogli il mio pensiero. A mio avviso nel girone di ritorno qualche fattore esterno ha influito negativamente sulla squadra, infatti è intervenuta in qualcuno la figura del procuratore, qualche giornale ha pubblicizzato qualche ragazzo e anche alcuni genitori magari hanno preteso un pò troppo. Questi ragazzi sono piccoli, alcuni provengono dai Giovanissimi Regionali altri dalle varie scuole calcio, e col passaggio al professionismo hanno percepito quella pressione che ha portato al calo. Ad onor del vero anche la sfortuna in campo ha fatto la sua parte, in casa contro il Napoli ad esempio, sul risultato di zero a zero, abbiamo fallito un rigore e dopo pochi minuti il Napoli è andato in vantaggio. E’ stato un vero peccato non qualificarci ai play off, ma resto soddisfatto perchè abbiamo creato una base solida e importante che potrà regalarci belle soddisfazioni in futuro.

7) Nelle ultime giornate di campionato mister Formisano ha gettato nella mischia anche i due classe 2003 Capone e Panarese. I due giovani calciatori hanno ben figurato a dimostrazione che la linea tracciata da seguire è quella giusta. Ci dobbiamo aspettare un Under 15 nei prossimi mesi ancora più forte?

“Stiamo lavorando per questo obiettivo selezionando molti classe 2003 per poi decidere chi inserire nella prossima rosa Under 15. Il mio desiderio è quello, tra l’altro, di aggregare anche quattro, cinque elementi sotto età del 2004, ma anche in Primavera vorrei iniziare il campionato con qualche 2001 in squadra. Dobbiamo soltanto in questi giorni decidere quali saranno gli allenatori delle varie categorie e seguire il percorso che andremo a tracciare, ritengo sia molto producente lavorare con ragazzi sotto età in quanto, anche se nell’immediato queste scelte non garantirebbero i risultati sperati, nel futuro ci darebbero soddisfazioni con una crescita esponenziale dei ragazzi. L’obiettivo del nostro gruppo di lavoro e del Presidente è quello di portare quanti più ragazzi possibili in prima squadra, poi se dovessero arrivare anche dal campo risultati importanti saremmo contentissimi. Capone e Panarese hanno fatto molto bene nelle ultime gare di campionato con mister Formisano e sono riusciti a sfruttare al meglio le occasioni che hanno avuto dando soddisfazioni al nostro scouting che sta lavorando molto bene.”

Fonte foto: facebook

Piero Vetrone