Gazzetta: “Napoli, i secondi tempi non in linea con le ambizioni del club: due dati inchiodano Sarri…”

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza un dato allarmante del Napoli di Sarri

La doppia sfida, campionato-Coppa Italia, tiene in apprensione l’ambiente napoletano. Due partite che potrebbero segnare la stagione del Napoli, in un verso o nell’altro. Ed allora, Maurizio Sarri scorrerà per bene gli appunti che racchiudono lo studio sul comportamento del suo Napoli. Appunti che raccontano come la squadra non sappia reggere le pressioni e come non sappia gestire le energie. Proprio per questo, l’allenatore lavorerà parecchio sulla fase difensiva, in questa settimana, perché è proprio lì dietro che si evidenziano le maggiori difficoltà. Problematiche che, in ogni modo, non possono non coinvolgere gli altri due settori, essenziali nei movimenti del collettivo in ogni zona del campo, così come prevede l’idea tattica dell’allenatore. Una sorta di calcio totale dove si predilige la fase offensiva, per poi rientrare tutti a difendere.

RIPRESA DA RIVEDERE – I numeri forniscono dati poco compatibili con le ambizioni del club, che dimostrano quanto il Napoli cali nei secondi tempi e come diventi più vulnerabile. Fin qui, ha incassato 50 reti in stagione, di cui 32 in campionato, 14 in Champions League e 4 in Coppa Italia. Di questi, ben 36 li ha subiti nella seconda parte della gara. È evidente che la squadra abbia un calo di tensione, soprattutto quando arriva all’intervallo in vantaggio. E non solo, perché al di là della flessione mentale, è anche sul piano fisico che i giocatori cedono. L’esempio ultimo a Empoli: passando dallo 0-3 al 2-3.

IN CAMPIONATO – e non solo Il dato lo abbiamo suddiviso per frazioni di tempo, ed in quelle che racchiudono i secondi 45 minuti si notano le maggiori sofferenze della difesa. Insomma, tra inizio e fine dei secondi tempi, la squadra spesso è andata in difficoltà, a volte compromettendo il risultato. Come, tra l’altro, è avvenuto contro il Real Madrid, ché se i risultati fossero rimasti quelli dei primi tempi, la squadra di Sarri sarebbe ai quarti di Champions. Per questo motivo, il Napoli ha la quinta difesa del campionato, insieme col Milan, dietro Juventus (19), Roma (26), Lazio (30) e Inter (31).

CONTROMISURE – Questa appena iniziata è la settimana che porterà al doppio confronto con la Juventus che, domenica, giocherà al San Paolo la gara di campionato, mentre il mercoledì successivo la sfida si ripeterà per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Proprio i bianconeri hanno segnato al Napoli cinque reti su cinque nella ripresa, in Coppa Italia sono passati dallo 0-1 a 3-1, così come in campionato, dallo 0-1 al 2-1. Riferimenti che avranno allarmato Sarri che, appunto, dovrà sperimentare qualcosa di nuovo per provare a eliminare il problema. Di certo, non cambieranno gli uomini: su quelli, l’allenatore ha piena fiducia. Spesso, la difesa è stata penalizzata dagli errori dei singoli e non del reparto. E questo dovrebbe incoraggiare il tecnico che chiederà ai difensori maggiore attenzione, evitando così cali di tensione e di concentrazione. La Juve sa essere cinica, pronta a capitalizzare anche il minimo imbarazzo dell’avversario, così com’è accaduto nelle due gare allo Stadium. Stavolta, potrebbe essere fondamentale l’esperienza di Reina e Albiol: a loro toccherà dirigere i compagni, contro l’ex Higuain, in gol sia in campionato sia in Coppa Italia, e contro la forza dell’intero attacco bianconero. Inter, Milan, Genoa e Fiorentina hanno dimostrato che la capolista si può anche battere se le si concede poco o nulla.