Hamsik a 360°: “Le offerte cinesi e la reazione di ADL. Il rapporto con la città e l’sms di Sarri…”

Il capitano del Napoli, Marek Hamsik, ha rilasciato una lunga intervista a “Il Corriere dello Sport” Ecco alcuni passaggi evidenziati dalla nostra redazione:

“Perchè in Cina? Per la possibilità di sistemare definitivamente la famiglia. Avevo già dato una indicazione: se entro la data del ritiro non fosse successo, non ci sarebbero state più altre possibilità. La scadenza era il 9 luglio. E comunque non era la prima volta. Due anni fa, dopo l’Europeo, arrivò un segnale preciso e netto e io dissi di no, subito, troncando ogni possibilità. Ne parlai con De Laurentiis. Con lui ho un rapporto speciale e diretto, penso che sia noto, e non potevo che informarlo. La sua reazione?  “Ma ndo’ …vai, questa è casa tua?”. Se è cambiato il rapporto con la città? No! Né il mio con la gente, né quello dei tifosi con me. L’orgoglio e il senso di appartenenza da parte mia non sono evaporati nel nulla; e l’affetto di questi giorni è stato eguale e anzi superiore a quello del passato. Sarri? Non l’ho sentito ma è stato carino: il primo giorno del ritiro mi ha mandato un messaggio come capitano del Napoli, e mi ha chiesto di diffonderlo anche ai compagni di squadra, in cui ci faceva gli auguri per il futuro”.

“Ultime gare in panchina? Non mi è andata giù. Ma credo che non piace a nessuno. E comunque quelle tre panchine consecutive mi hanno fatto male. Inter-Juve?  Il campionato, più che vincerlo la Juventus lo abbiamo perso noi. Non faccio congetture, perché non credo a queste cose. Ma in quel week-end si sono miscelate due situazioni che hanno contribuito a demoralizzarci. E’ vero che abbiamo avvertito il mondo caderci addosso. Io regista? Mi incuriosisce molto. E mi intriga anche. E’ una nuova esistenza, mi ci calo con interesse e con ottimismo. Se mi allungherà la carriera? Non ho riflettuto su questa eventualità e non ci penso neanche. Quando Ancelotti mi ha detto che avrebbe voluto provarci, m’ha dato altri stimoli”.