Iavarone: “Il Napoli finirà secondo, ma la cavalcata degli azzurri porta con sé pure le rare ombre della stagione”

Toni Iavarone scrive sul finale di stagione del Napoli sul suo blog toniiavarone.it

Il silenzio del Napoli è quello dei risultati che non arrivano. Delle ultime cinque partite, sei punti e solo due vittorie, non si hanno notizie, se non dai commenti della critica e dei tifosi. Della squadra e del club mancano le tracce. Silenzio, proprio come il tratto finale del campionato che, proprio nella sua parte più intensa, vede un Napoli impacciato, a volte sfiatato nella propria volontà. Fotocopia degli errori commessi. Segnale di una personalità ancora da costruire. Sembra un serial che si muove tra l’horribilis (Udinese e Inter) e l’imprevedibile (Juventus e Roma).

Proprio su queste ultime due partite, bisogna riflettere. Perché a parte i gol killer dell’ultimo minuto (Zaza a Torino, Nainggolan all’Olimpico), il Napoli non sembra più convinto della propria forza, ma appare quasi indifferente; addirittura dà l’impressione che s’accontenti di quello che passa il convento: il pareggio, la vittoria risicata etc. Purtroppo per la squadra di Sarri il destino è un altro: deve giocare molto e bene. E sempre. Perché l’unica vera potenza che può sprigionare è soltanto il ritmo intenso, quello che ha accompagnato il suo cammino. E, purtroppo, venuta meno la convinzione della propria energia positiva, Hamsik e compagnia tali restano. Belli, ma non brillano.

Però calma: non c’è da disperarsi. I giochi sono ormai fatti: in alto i cuori, il Napoli finirà secondo, pur se col fiato sul collo della Roma. Tuttavia l’entusiasmante cavalcata azzurra porta con sé pure le rare ombre della stagione. Ed è sugli errori recenti che dovrà fondarsi il Napoli prossimo venturo.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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