Il migliore ed il peggiore azzurro in Napoli-Sampdoria

Napoli

Ma dove vai se la banana non ce l’hai” cantava Alberto Sordi in un vecchio refrain. Anche questo Napoli per ora non va da nessuna parte, considerato che c’è ancora una rosa completa solo al 65%. Guardando il bicchiere mezzo pieno, Sarri è riuscito a colmare le prime lacune collettive con una squdra ben disposta in campo e brava ad accorciare e ripartire. Ma quando si passa ai singoli tornano i fantasmi del passato. Non siamo qui a dare ancora colpe a Benitez, perchè chi aveva il compito di rimuovere le scorie di quella gestione, sostituendo le pedine fondamentali dello spagnolo con nuovi acquisti, è rimasto con un pugno di mosche in mano. Basta guardare il cambio Allan-David Lopez.

HiguainTOP– Un Napoli a doppia velocità, dunque, con un reparto avanzato che viaggia come un treno a lievitazione magnetica. Insigne in gran parte della gara è davvero sublime nelle giocate: si cala ancor di più nella parte di trequartista e offre fraseggi e assist che illuminano gli occhi dei tifosi; ma quel palo lo manda in tilt e fa emergere la sua parte individualista che nel finale spegne la fantasia degli attacchi azzurri. Molto bene anche Hamsik e Allan che sopperiscono nelle due fasi all’indeterminatezza di Valdifiori controllato a vista da Palombo. Il premio della serata però va (finalmente!) a Gonzalo Higuaìn, anche lui lontano da una piena condizione fisica, ma che regala lampi di alta scuola al San Paolo: finché c’è benzina, si ritrova spesso con Lorenzo il Magnifico con cui inventa qualsiasi cosa voglia e con i difensori della Sampdoria sempre in difficoltà non li prendono mai. Un pericolo costante, anche per la schiena di Palombo che gli nega il gol della vittoria su una suntuosa girata al volo. In crescita.

ALBIOLFLOP – Il bicchiere mezzo vuoto racconta di una squadra  che solo con una condizione atletica soddisfacente potrà colmare la carenza di qualità in certi ruoli. Il lavoro di Maurizio Sarri è appena iniziato ma senza l’apporto del mercato gli mancherà sempre una sostituzione per il reparto arretrato. Eleggere Raul Albiol a capo della difesa azzurra per ora non paga visto che sia i gol del Sassuolo che quelli della Samp lo vedono protagonista in negativo. Non è semplice alla sua età inserirsi in un metodo difensivo così dinamico come quello chiesto dal tecnico napoletano. Rispetto a Reggio Emilia il centrocampo più corto lo agevola nelle coperture ma non basta e ci vorrà molto tempo. Nel breve periodo almeno si puntava sulla grande esperienza che avrebbe potuto sostenere il campione del mondo spagnolo ed invece fa la figura dellingenuo nell’episodio del contatto con Fernando che vale il rigore: lì si spegne la luce, ed Eder se lo beve pure sul 2-2 facendolo andare giù per terra. Disastroso

Massimo Avino

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"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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