Le pagelle (o quasi) di Roma – Napoli: O’ Ciucc’ Vol
Reina 7 – Contro la Roma ci fa vedere sempre cose straordinarie, la parata sul tiro di Fazio vale quanto un gol.
Hysaj 6 – Presente nella fase offensiva ed attento in quella difensiva, in alcune occasioni si è fatto trovare fuori posizione.
Albiol 6.5 – Rispetto alle altre partite è stato costretto agli straordinari, sempre presente e concreto, anche se non sono mancate delle sbavature.
Koulibaly 7.5 – Dove non arrivano gli altri ci arriva lui, è il baluardo di questa difesa e con la sua fisicità, unita alla tecnica sovrasta ogni avversario.
Ghoulam 7 – Corre come un disperato, sempre presente in copertura e sempre pronto a sgroppare sulla fascia, fornendo dal suo lato un numero sconsiderato di cross.
Allan 7 – Con tanta cattiveria aggredisce chiunque passi nella sua zona di competenza.
Jorginho 7.5 – Detta i tempi della manovra senza nessuna sbavatura. Evita ogni incursione di Nainggolan ed in fase di copertura diventa il quinto difensore aggiunto. Dal 73’ Diawarà S. v. –
Hamsik 6 – Fa tutto bene, ma è poco incisivo. Accompagna tutte le azioni ed è presente in ogni manovra, ma non va oltre al compitino. Dal 71’ Zielinski S.v. –
Callejon 6 – Vistosamente sotto tono, da una mano importante in fase di copertura ma finisce la benzina e viene sostituito. Dal 82’ Rog S.v. –
Insigne 7.5 – Vivace come al solito è la vera spina nel fianco di questa Roma. Realizza la sua rete numero 100 su assist perfetto di De Rossi.
Mertens 7 – L’intesa con Insigne è perfetta ed in campo aperto si dimostra devastante. Gli è mancato soltanto il gol.
Sarri 7 – Una Roma attendista aspetta i partenopei senza pressare alto, provando a infilare la ripartenza giusta. Mister Sarri carica i suoi a mille e cura ogni aspetto della fase difensiva, ripropone il solito gioco veloce ed aggressivo. I suoi uomini giocano sempre corti, pressano alti e mordono tutte le caviglie, nella fase finale, quando i capitolini cambiano modulo e la stanchezza arriva sulle ginocchia sono costretti ad arrancare. Ma sanno soffrire e tornano ai piedi del Vesuvio con il bottino pieno.
Antimo Panfilo
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