Rinnovo Benitez… e se fosse stato tutto un grande bluff?

E se fosse stato un grande bluff architettato ad arte da società e Benitez per tenere calmo l’ambiente fino a fine campionato? E se i viaggi di Quillon a Napoli fossero stati intrapresi al fine di intavolare altri discorsi (vedi Reina o Callejon)? Tutto è possibile. D’altronde, ad oggi, il Napoli è ancora in corsa per degli obiettivi importanti e dare un segnale all’esterno di unitarietà d’intenti conviene a tutti.

Io sono tra i sostenitori può accesi di Benitez e la sua permanenza sulla panchina azzurra significherebbe, tra le altre cose, dare continuità ad un progetto importante sotto la guida tecnica di un allenatore che punta a traguardi importanti. Lo spagnolo ha carisma ed esperienza e, da professionista serio quale è, ha chiesto le dovute garanzie per rinnovare.

Ed è proprio qui che sorgono i dubbi, sulle garanzie richieste da don Rafè. Nello specifico, il tecnico avrebbe posto come condizioni imprescindibili la costruzione di strutture per il settore giovanile, uno stadio di proprietà e almeno tre acquisti di primissima fascia per rinforzare la prima squadra.

Che il Napoli sia una delle poche società in Italia ad avere i conti in ordine e anche un certo capitale a disposizione è fuor di dubbio. Restano, tuttavia, almeno due valutazioni da fare prima di dare per scontato il buon esito della trattativa che porterebbe al rinnovo di Benitez. In primo luogo, a fine campionato dovrebbero iniziare i lavori di ristrutturazione dello stadio San Paolo che richiederanno uno sforzo economico di almeno 20 milioni; in secondo luogo, senza qualificazione in Champions ci sarebbe un mancato guadagno di circa 50 milioni di euro; in ultimo.

E se fosse stato un grande bluff architettato ad arte da società e Benitez per tenere tranquillo l’ambiente fino a fine campionato? E se i viaggi di Quillon a Napoli fossero stati intrapresi al fine di intavolare altri discorsi (vedi Reina o Callejon)? Tutto è possibile. D’altronde, ad oggi, il Napoli è ancora in corsa per degli obiettivi importanti e dare un segnale all’esterno di unitarietà d’intenti conviene a tutti.

Io sono tra i sostenitori può accesi di Benitez e la sua permanenza sulla panchina azzurra significherebbe, tra le altre cose, dare continuità ad un progetto importante sotto la guida tecnica di un allenatore che punta a traguardi importanti. Lo spagnolo ha carisma ed esperienza e, da professionista serio quale è, ha chiesto le dovute garanzie prima di rinnovare.

Ed è proprio qui che sorgono i dubbi, sulle garanzie richieste da don Rafè. Nello specifico, il tecnico avrebbe posto come condizioni imprescindibili la costruzione di strutture per il settore giovanile, uno stadio nuovo e almeno tre acquisti di primissima fascia per rinforzare la prima squadra.

Che il Napoli sia una delle poche società in Italia ad avere i conti in ordine e anche un certo capitale a disposizione è fuor di dubbio. Ciò, però, non vuol dire che il Napoli abbia acquisito un potere economico tale da poter avallare ogni genere di richieste.

Ci sono almeno due valutazioni da fare prima di dare per scontato il buon esito della trattativa che porterebbe al rinnovo di Benitez. In primo luogo, a fine campionato dovrebbero iniziare i lavori di ristrutturazione dello stadio San Paolo che richiederanno uno sforzo economico di almeno 20 milioni; in secondo luogo, senza qualificazione in Champions League ci sarebbe un mancato guadagno di circa 50 milioni di euro.

La storia recente ha insegnato ai più attenti che la SSC Napoli, in fatto di investimenti, ha sempre operato secondo regole ben precise: mai spendere più di quanto si incassa. Anzi, per dirla in maniera ancora più spicciola, il ragionamento è stato sempre più o meno il seguente: se guadagno 80 ne spendo 50. E’ una politica aziendale e, in quanto tale, può essere condivisibile oppure no, ma fino ad oggi questo modello di gestione ha garantito una certa solidità economica al club.

L’acquisto di calciatori top (con relativi stipendi da top),  la costruzione di strutture destinate ad accogliere il settore giovanile e i lavori da effettuare al San Paolo, rappresenterebbero senza dubbio delle voci di spesa enormi che,  nella malaugurata ipotesi di mancata qualificazione in Champions, diventerebbero addirittura insostenibili.

Per queste ragioni, sembra poco probabile (se non impossibile) che De Laurentiis possa accettare tutte le condizioni poste da Benitez. Forse il patron sta nascondendo un asso nella manica che tirerà fuori a fine stagione, ma ad oggi, facendo due conti approssimativi, le richieste di Benitez non risultano essere in linea con la politica di gestione contabile del club (a meno che non si cedano due tre pezzi pregiati dell’attuale rosa).

Ovviamente, questo è solo un punto di vista personale e va preso con le molle. Magari domani ci svegliamo e sulle pagine di tutti i quotidiani sportivi troviamo la notizia di Benitez che ha firmato il rinnovo con il Napoli.

Io me lo auguro!

Dario Catapano

Twitter:  @DarioCatapano

direttore@forzazzurri.net

Dario Catapano

Laureato in giurisprudenza e giornalista dal Febbraio 2014. Nelle cose che faccio ci metto il cuore...e la faccia! Facebook: https://www.facebook.com/dario.catapano1 Twitter: @DarioCatapano

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