10 anni di Nainggolan, dal Cagliari al Cagliari: il Napoli, i casinò e quel tweet di De Laurentiis

Il ritorno del figliol prodigo, per la terza volta, a 10 anni di distanza dalla prima. Nainggolan e il Cagliari; più in generale, Nainggolan e la Serie A. 10 anni tondi tondi e di rara intensità, in cui al Ninja, è successo un po’ di tutto.

Il caratteraccio (ma con un cuore buono), l’uso smodato (almeno per un personaggio pubblico) dei social network, le sigarette, i video rubati dei tifosi con gli attacchi alla Juve, la passione per il casinò (con le sale da gioco ancora chiuse, ci sono comunque i migliori casinò online, recensiti da italcasino.net) che tanto divertiva l’ex compagno Wojciech Szczęsny e tutta una serie di sfumature particolari che hanno fatto sì gli venisse appiccicata l’etichetta del bad boy, ma che al tempo stesso fosse uno dei calciatori più amati della Serie A del suo tempo, al di là dei campanili.

Una carriera comunque molto densa che avrebbe potuto vederlo un giorno indossare anche la maglia del Napoli, ma il suo arrivo, che più volte sembrò a un passo, non si è poi mai concretizzato e ora, dopo esser stato scaricato dall’Inter per la seconda volta, l’ormai 32enne centrocampista belga di origini indonesiane non poteva che tornare alla casa base. L’ex Roma, per questioni burocratiche, non ci sarà nella gara di domenica e questo gli negherà l’ennesima torrida super sfida al Napoli. “Questa vittoria la dedico a Cellino, Astori e Nainggolan“, lo sfogo a caldo del presidente che da mesi provava a convincere l’allora presidente rossoblu Cellino a cedergli il Ninja insieme al compianto ex capitano della Fiorentina. Come dimenticarlo quel tweet di Aurelio De Laurentiis del 21 aprile del 2013, col Napoli che centrò i tre punti all’ultima curva con Insigne dopo l’ennesima delle tante infinite battaglie che nell’ultimo decennio hanno riguardato gli incroci tra i sardi e gli azzurri.

“Voglio far bene in campo e non far parlare di me soltanto perché non gioco e i motivi. Ho letto cose assurde. Finalmente sono tornato, per la terza volta. Ho parlato con Di Francesco, mi voleva già in estate. Vedo una squadra abbastanza forte e competitiva, è mancata un po’ di continuità, ma con tanti giocatori nuovi non è facile. Spero di mettere un po’ di esperienza a disposizione”, ha dichiarato intanto il belga, che poi sul suo Inter bis ha aggiunto: “Sono contento di tornare al Cagliari, all’Inter mi sono messo a disposizione, ma non ho avuto possibilità. Pazienza”.