In Italia il mese di aprile del 1975 fu un mese molto difficile. Il 16 aprile a Milano durante una manifestazione antifascista venne ucciso il diciottenne Claudio Varalli. La città ambrosiana visse un terribile stato d’assedio di tre giorni, ma le manifestazioni si diffusero in tutta Italia. Il 18 a Firenze un altro colpo di pistola uccise il militante del PCI Rodolfo Boschi di 22 anni. La stagione più terribile delle Brigate Rosse cominciava proprio in quel periodo.
Il 22 aprile, invece, il Parlamento approvava la riforma del Diritto di Famiglia. Una vera rivoluzione nel rapporto di coppia: veniva sancita la parità giuridica dei coniugi. Venne abolita ogni distinzione tra figli legittimi e figli naturale, ponendo fine all’infamia che imponeva l’indicazione sui documenti di questi ultimi: “figlio di NN”. Da quel momento i figli naturali non riconosciuti potranno prendere il cognome della madre.
In questo quadro il 6 aprile allo Stadio Comunale di Torino si disputa Juventus-Napoli, valevole per la venticinquesima giornata della quarantatreesima edizione del Campionato di Calcio Italiano a girone unico. La Juventus è prima in classifica con 34 punti, due di vantaggio sul Napoli dei brasiliani Faustino Cané e Sergio Clerici e dei napoletani Giuseppe Massa e Antonio Juliano (capitano), che sta conducendo un fantastico girone di ritorno. Nella giornata precedente la Juventus ha perso il derby per 3 -2, mentre il Napoli ha regolato il Milan per 2 – 0 con un rigore di Clerici e una autorete di Turone (quello del gol in fuorigioco nella partita Juventus Roma del 1981!). Le aspettative sono tante. Il tecnico juventino Carlo Parola si dice tranquillo e sicuro di mantenere il vantaggio sul Napoli. Nella Juventus giocano tre importantissimi ex, il portiere Dino Zoff (poi campione del mondo nel 1982 all’età di 40 anni!), l’attaccante Oscar Damiani (sarebbe poi tornato nel Napoli e avrebbe disputato la famosa partita Napoli-Perugia) e soprattutto Josè Altafini, impiegato come riserva dei titolari Roberto Bettega e Pietro Anastasi. Le stelle della Juventus sono Giuseppe Furino (8 scudetti bianconeri), il compianto Gaetano Scirea (7 scudetti) Roberto Bettega (7 scudetti), l’ex Dino Zoff (6 scudetti), Antonio Cuccureddu (6 scudetti), Claudio Gentile (6 scudetti), Franco Causio (6 scudetti), Fabio Capello (4 scudetti), quando l’appellativo di Vecchia Signora aveva una connotazione assolutamente legittima!
L’esito della partita d’andata non prometteva troppo bene. Al San Paolo la Juventus si era imposta per 6 – 2, ma lo abbiamo detto: era un altro Napoli
E comunque si comincia…
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Core ‘ngrato: 6 aprile 1975 Juventus-Napoli 2 – 1
Amedeo Gargiulo