ROMA-NAPOLI 1-2. Tutti pensavano che il Napoli incappasse nella terza sconfitta consecutiva, invece, così non è stato. Le “ciucciuettole nostrane”, al momento, sono sparite appollaiandosi sul ramo di qualche triste piantagione di cipressi, ovviamente, sperando in una caduta degli azzurri contro il Real Madrid.
Laddove, martedì sera, i ragazzi di Sarri dovessero compiere l’impresa Champions, come si comporterebbero i fuoriclasse della critica sterile? Sicuramente si troverebbero in grave difficoltà di fronte alla tastiera del loro PC o alla loro macchina da scrivere (qualcuno usa ancora la stilografica). Sarebbero in grado di elogiare quella che definiscono la loro “squadra del cuore” o commissionerebbero a terze persone la redazione del loro ‘pezzo’? La sensazione è che, comunque vada a finire, il ‘pelillo nell’uovo’ lo troveranno lo stesso.
Nel frattempo, io mi godo la bella -e importante- vittoria contro la Roma, vittoria che potrebbe dare un senso tutto nuovo a questo prosieguo di campionato. E’ vero che gli ultimi dieci minuti hanno messo a dura prova le coronarie di tutti i tifosi, ma il successo dell’Olimpico potrebbe rivelarsi terapeutico anche per i muscoli addormentati di qualche calciatore partenopeo. Vincere contro i giallorossi, secondi in classifica, è stata la migliore risposta a quelli che avevano già battezzato una serie di sconfitte negli scontri diretti.
La partita contro la Roma ci ha detto anche che Insigne è diventato imprescindibile per questo Napoli, un calciatore maturo e completo, un vero fuoriclasse. I gol di Mertens hanno confermato quello che già sapevamo su questo ragazzo e che Rog, oggetto misterioso fino a qualche mese fa, è uno che ha talento e personalità.
Uno solo, però, può essere considerato il vero artefice del successo di ieri, colui che con le sue parate ha salvato il risultato: Pepe Reina.
Troppe volte il portierone spagnolo è stato criticato negli ultimi tempi. Io per primo avevo ritenuto Reina responsabile di alcuni risultati non proprio favorevoli al Napoli. Non mi rimangio ciò che ho detto e scritto in passato, anche perchè è sotto gli occhi di tutti, ma una prestazione come quella di ieri merita un applauso a scena aperta. Pepe è stato determinante con i suoi interventi!
Facile criticare, ma bisogna anche saper fare un passo indietro quando l’occasione lo richiede.
Diamo a Pepe ciò che è di Pepe!
Dario Catapano
@DarioCatapano