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Dopo il rinvio della prima giornata, a causa del ripescaggio in extremis del Messina, a Benevento c’è voglia di calcio giocato.
Anno zero? Forse si, forse no.. è sicuramente l’anno dei pochi, pochissimi proclami e dei tanti fatti (si spera). Dopo diverse stagioni in cui l’obiettivo era l’attacco a quell’odiato salto di categoria, che per molti è diventato una vera e propria “ossessione”, si parte con una società nuova e soprattutto con un presidente nuovo, Fabrizio Pallotta. Ripartiamo dalle certezze, una piazza calda come poche in Lega Pro, un numero di spettatori da serie B di vertice, perché a Benevento non può mai mancare il sostegno della sua tifoseria, che ha ingoiato diversi bocconi amari negli anni e, senza tante “strane situazioni” anche extrasportive, forse sarebbe lì dove gli compete. L’altra certezza è il ritorno sulla panchina di mister Auteri, uno che raramente sa cosa voglia dire la parola “transizione“, un vero e proprio fuoriclasse della promozione. La sua presenza è garanzia di spettacolo, lotta per il vertice, impegno e sudore. Alzi la mano chi non ha pensato che col suo avvento non si punti alla serie B. Oggi, dopo il rinvio della prima giornata, scatta il campionato vero, non quello delle chiacchiere e del calciomercato. Subito una trasferta impegnativa contro la Lupa Castelli Romani, matricola che all’esordio ha fatto soffrire l’ Ischia, palesando già un buon livello di condizione. I sanniti si riuniranno stamattina al Vigorito per un’ultima rifinitura, prima di partire verso le 15 in terra laziale. Sul fronte formazione, in attesa dei convocati, sono indietro di condizione Cissè, Mucciante, Marotta e Campagnacci e, in accordo con lo staff atletico, potrebbero non partire con la squadra anche se trapela ottimismo almeno per i primi due.
Marco Lepore
