Calemme: con ogni probabilità Barcellona-Napoli sarà giocata a porte chiuse, i biglietti saranno restituiti e rimborsati. Se si applica lo stesso criterio di Valencia-Atalanta, non saranno ammessi neppure i giornalisti
CAMPIONATO – CORONAVIRUS — A ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti vari opinionisti e giornalisti per discutere sugli effetti che il coronavirus sta producendo in Italia e sull’efficacia delle misure da adottare.
Questi i loro interventi riportati da ForzAzzurri.Net:
Marelli: “Penso che il campionato verrà fermato. Gli arbitri hanno paura di far ammalare le persone a loro care”
Marelli, ex arbitro: “Non possiamo prevedere cosa accadrà domenica prossima, penso che il campionato verrà fermato. Il problema è che non riusciamo a capire il problema. I giocatori si possono ammalare, come qualsiasi altro comune mortale. Gli arbitri anche, non hanno paura tanto per sé stessi, sono super controllati e allenati, hanno paura per i loro cari. Se si ammalano loro, rischiano di far ammalare figli, mogli, genitori. Se continuiamo a far viaggiare migliaia di persone, alla fine qualcuno diventerà un portatore sano”.
De Giovanni: “Attualmente il calcio è un diversivo per la gente, basta pensare sempre ai numeri negativi. Da tifoso sarebbe folle interrompere questo momento del Napoli”
Maurizio De Giovanni, scrittore: “Esiste la possibilità di tenere sterile l’ambiente del gioco, con le porte chiuse non vedo proprio il problema. Oggi come oggi il calcio può dare o restituire parte degli immensi privilegi che ottiene costantemente, regalando ai tifosi l’opportunità di restare a casa. Il mercato dell’editoria è in calo, nonostante abbiamo attualmente molto tempo a disposizione, la gente preferisce andarsi a leggere i dati sui decessi che leggere un libro. Credo che il calcio non debba fermarsi, garantendo ai calciatori un monitoraggio costante. Sono più scettico sulle varie formule, il calcio è uno sport di contatto, non capisco la differenza tra un contatto di gioco allo stringersi la mano per salutarsi. Da tifoso credo che interrompere questo momento del Napoli è folle, hanno finalmente ripreso equilibrio, identità di gioco”.
Montesarchio: “Abbiamo utilizzato un farmaco per la polmonite. E’ giusto giocare a porte chiuse”
Vincenzo Montesarchio, direttore UOC Oncologia Generale, AORN dei Colli: “A Napoli con l’azienda dei Colli, abbiamo trattato due pazienti con farmaci che non curano il Coronavirus, ma la polmonite. Il farmaco utilizzato è il Tocilizumab utilizzata per l’artrite reumatoide. Uno dei pazienti è andato molto bene, domani si tenterà di stubarlo, l’altro è stazionario: è un farmaco che funziona entro 24-48 ore. Serie A? Ragionando da chi si occupa di malattie infettive, se le persone non devono assemblarsi in ristoranti, pub, bar, come faccio poi a sostenere che migliaia di persone possano assembrarsi allo stadio? Per ora è giusto giocare a porte chiuse, perché fermare il calcio? I calciatori rischiano ciò che rischiano i cittadini, ovviamente l’intelligenza sta nel farsi controlli. E’ chiaro che si possono evitare cose come baci e abbracci. Gattuso? Mi piace molto, sta tirando su le sorti del Napoli ereditandolo in condizioni psicologiche non ottimali”.
AS, Calemme: “Barça-Napoli, i biglietti saranno rimborsati. Campionato va fermato”
Mirko Calemme, corrispondente italiano per AS: “Con ogni probabilità Barcellona-Napoli sarà giocata a porte chiuse, i biglietti saranno restituiti e rimborsati. Se si applica lo stesso criterio di Valencia-Atalanta, non saranno ammessi neppure i giornalisti. Domani si riunirà la commissione per il contenimento delle malattie infettive della Catalogna e prenderà una decisione: si valuta anche di chiudere la trasferta solo ai tifosi ospiti, ma avrebbe poco senso visto che migliaia di napoletani sarebbero in altri settori e che Valencia e Getafe hanno chiuso i loro stadi per intero in occasione delle sfide con Atalanta ed Inter. Fermare il campionato? Al di là della questione che riguarda i calciatori che restano esseri umani e, in molti casi, hanno paura, serve un messaggio al Paese netto e forte: bisogna stare a casa, limitare le uscite alle necessità improrogabili. Vedo ancora tanta gente nei bar di Napoli, ieri a Torino in centinaia hanno atteso il bus dell’Inter: non accadrà la stessa cosa con la Juventus di Cristiano Ronaldo in giro per il paese? Se fermiamo tutto per un paio di settimane, magari tutti capiranno finalmente la gravità della situazione.”.
Chiariello: “Caro Aurelio, domani devi fare il pazzo in consiglio federale”
Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNapoli: “Caro Aurelione il centurione, tu che di mandare al paese la gente non fai mai a meno, fitta un motorino per domani, usa Uber perché domani devi fare il pazzo in consiglio federale. I servitori del potere la devono smettere, fai valere le ragioni”.
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