Titolo e hashtag, una cosa sola: per la Gazzetta dello Sport, la Serie A vive un periodo di #allarmerosso per quanto riguarda i risultati finanziari. Campionato in perdita, dal valore economico ridimensionato se non negativo: 365 milioni il deficit complessivo (nel 2014 si arrivava a 220), 12 club su 19 in passivo, uno fallito (il Parma) e un indebitamento pari a 1,7 miliardi di euro.
Il Napoli, in questa situazione quantomeno preoccupante, occupa una Terra di Mezzo: è una delle squadre in perdita, accusa un segno meno di tredici milioni nell’ultimo bilancio quando nel 2014, invece, c’era stato un utile di circa 20 milioni. L’anno 2015 è quindi un punto di non ritorno per il club partenopeo, reduce pure da altri sette bilanci in positivo. Qualcosa è cambiato nell’ultima stagione, pure secondo la Gazzetta: ‘Il rosso al bilancio 2015 è il segno che la gestione va in sofferenza senza le plusvalenze del passato (69,4 milioni nel 2013-14 contro gli 11.9 del 14-15) e i premi Champions. De Laurentiis ha agito di comeguenza, riducendo i comparsi al cda a trazione familiare da 6,5 a un milione. E’ vero che gli stipendi (da 89.2 a 85.2 mllonl) e gli ammortamenti (da 63.3 a 60.2) sono calati, ma non basta. Tant’è che per questa stagione gi amministramri non escludono ancora una perdita’. Sarà quindi necessario tornare in Champions per evitare una cessione importante nel prossimo calciomercato, anche se, comunque, la situazione patrimoniale del club è stabile: ‘Il Napoli non ha debiti con le banche e la liquidità è cresciuta a 49,9 milioni’.
Diversa, in negativo, la situazione di molte altre squadre del campionato: Inter, Milan e Roma occupano il podio del rosso di bilancio, con perdite rispettive di 190, 91 e 41 milioni. Male anche Fiorentina (-37) e Sampdoria (-26), mentre arriva il primo attivo per la Juventus dopo anni di investimenti nelle strutture societarie e nel calciomercato. I bianconeri chiudono l’esercizio al 2015 con 2,3 milioni di ricavi (-6,7 milioni nel 2014).
Fonte:Il Napolista