Antonio Cassano ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport in cui tocca diversi temi. Eccone alcuni passaggi:
Sulla Juventus: “Di quei 4 ‘no’ non mi sono pentito. Un calciatore con il mio carattere lì sarebbe resistito tre giorni: il primo mi prendevano, il secondo mi presentavano alla stampa e il terzo mi mandavano via. Io non ero e non sono un giocatore per quel tipo di club: sono uno spirito libero e devo fare sempre le mie cavolate. A stare sul binario non riesco. Lo Scudetto lo vincono i bianconeri anche quest’anno, è una squadra di un altro livello e la struttura societaria è super .”
Su Dybala: “Credo sia un ottimo giocatore ma non un fuoriclasse. Lo scorso anno quando era sulla cresta dell’onda è stato paragonato a Messi e io… ridevo. Non scherziamo, Leo è di un’altra categoria”
Su Bonucci: “E‘ diventato forte perché aveva accanto due mostri come Barzagli e Chiellini, dietro SuperGigi e davanti Pirlo. La Juve per 80’ attacca e lui a impostare è molto forte; al Milan invece deve difendere uno contro uno”.
Su Sarri: “Il suo il miglior calcio? E chi lo dice? Sarri fa giocare bene una squadra di ottimi giocatori, ma gestire i campioni e fare i risultati come fanno Allegri, Mourinho, Ancelotti, Capello e Guardiola è molto più complicato”.