CLAMOROSO – HIGUAIN ‘squalificato’ dalla Gazzetta!

La Gazzetta.it, con un articolo del 4 aprile, ha annunciato la decisione del giudice Tosel in merito alla questione della squalifica di Higuain: quattro giornate! Al pipita, secondo la rosea, poteva andare pure peggio se Irrati non avesse usato la mano leggera facendo riferimento solo a “parole ingiuriose” rivolte nei suoi confronti e non a “condotta violenta”.

“Higuain paga caro pochi minuti di follia, e deve anche ringraziare l’arbitro Irrati, che nel referto consegnato al giudice non fa cenno a “condotte violente”, ma “soltanto” ad espressioni irriguardose e ingiuriose. Ripetute, però, perché pronunciate quando il direttore di gara gli ha sventolato il cartellino rosso e, subito dopo, mentre gli “appoggiava le mani sul petto esercitando una lieve pressione”. Se Irrati non avesse aggiunto la parola “lieve”, Higuain avrebbe beccato dieci turni di qualifica, finendo ampiamente qui la sua stagione”.

Questo il passaggio, virgolettato compreso, dell’articolo di Alessandro Catapano per la Gazzetta.

In effetti, la reazione di Higuain è stata alquanto esagerata e una squalifica ci sta tutta, nulla da eccepire. Allo stesso modo non si eccepisce, ragionando per analogia, come in situazioni precedenti la decisione del giudice sportivo sia stata quella di comminare quattro giornate di squalifica. Ovviamente, la giustizia sportiva non terrà conto delle immagini che dimostrano come Higuain non abbia commesso alcun fallo ai danni di Felipe essendo l’episodio avvenuto sotto gli occhi dell’arbitro. Per questa ragione non si farà (o non dovrebbe farsi) ricorso alla prova televisiva. Magari, se qualcuno visionasse le immagini potrebbe comprendere il perché della rabbiosa reazione del pipita.

Fermo restando che l’articolo del collega (col quale condivido il cognome) abbia egregiamente spiegato come Higuain sia arrivato ‘meritatamente’ alla squalifica di quattro giornate, restano però un dubbio: come ha fatto la Gazzetta ad anticipare di un giorno la decisione di un giudice sportivo? Infatti, la decisione di Tosel è attesa per oggi, martedì 5 aprile. Per quanto l’esperienza del collega Catapano sia tale da farlo sbilanciare in previsioni che potrebbero rivelarsi esatte non si comprende, però, come lo stesso abbia presumibilmente letto anticipatamente un referto che dovrebbe essere depositato presso l’ufficio del Giudice Sportivo e conosciuto solo da quest’ultimo e il sig. Irrati che l’ha redatto.

Altra cosa che lascia sgomenti è che nella stesura dell’articolo sia stato usato il virgolettato lasciando intendere che il giornalista abbia riportato esattamente quanto scritto nel referto.

Quindi, qualora il giudice Tosel dovesse, nelle proprie motivazioni, usare le stesse parole riportate dalla Gazzetta sarebbe un fatto gravissimo equiparabile, in tutto e per tutto, alla violazione di un segreto d’ufficio. Ovviamente, spero con tutto il cuore che non sia così perché, in caso contrario, ci troveremmo di fronte all’ennesima vergogna per il calcio italiano.

Se il referto di Irrati dovesse presentare le stesse parole usate dalla Gazzetta nel virgolettato ci sarà parecchio di cui discutere.

Vero è che in Italia i processi siamo abituati a farli sui giornali e nelle trasmissioni televisive, ma ora si sta proprio perdendo la misura.

Le sentenze sono valide e producono effetti solo quando a emetterle sono i giudici e non i giornalisti.

Dario Catapano

direttore@forzazzurri

Dario Catapano

Laureato in giurisprudenza e giornalista dal Febbraio 2014. Nelle cose che faccio ci metto il cuore...e la faccia! Facebook: https://www.facebook.com/dario.catapano1 Twitter: @DarioCatapano

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