Agatino Cuttone- Dopo l’esperienza vissuta da Acori sulla panchina del Benevento, nella stagione 2010/11 i giallorossi sono stati guidati da mister Cuttone.
Per mister Agatino Cuttone l’esperienza maturata sulla panchina del Benevento calcio è stata breve, ma intensa. Arrivato nell’estate del 2010 per sostituire Leo Acori, Cuttone subì un esonero, probabilmente inaspettato, dopo soltanto 6 mesi, nonostante la squadra si trovasse in quel momento seconda in classifica con 31 punti. A fine campionato fu la Nocerina a volare direttamente in serie B, mentre la compagine sannita si qualificò ai play off, purtroppo persi in semifinale contro la Juve Stabia.
Mister Cuttone, dopo aver allenato il Benevento, ha condotto squadre ad una tranquilla salvezza come San Marino e Santarcangelo. Nella stagione appena terminata è stato alla guida del Fano riuscendo, con i romagnoli, prima a battere in campionato Parma e Bassano, poi a salvarli a seguito della doppia sfida play out contro il Forlì.
L’ex tecnico del Benevento ha rilasciato, in esclusiva alla nostra redazione, una piacevole intervista in cui si è soffermato sulla salvezza ottenuta col Fano e sulla promozione del Benevento in Serie A.
1) Buongiorno mister, innanzitutto complimenti per la salvezza conquistata qualche settimana fa alla guida del Fano. Ci vuole raccontare come è andata la stagione?
“Direi che il campionato si è concluso abbastanza bene, meglio di quanto si potesse immaginare inizialmente. visto che al mio arrivo la squadra si trovava a quattro lunghezze dalla salvezza dietro l’Ancona. Nei mesi successivi, grazie al grande sacrificio dei ragazzi e della società, siamo risaliti fino al quart’ultimo posto conquistando ventitre punti in sedici partite e questo risultato finale ci ha regalato soddisfazione e gratitudine. Tra l’altro nei play out abbiamo ottenuto altri quattro punti in due gare, quindi in totale la squadra è riuscita a portare a casa ben ventisette punti in diciotto match. Con quasi trenta punti in un girone posso tranquillamente affermare che, in un campionato intero avremmo potuto terminare a sessanta, quindi addirittura in zona play off. Ma voglio evidenziare soltanto la grande salvezza ottenuta dal Fano arrivata anche grazie ai ragazzi che ci hanno sempre creduto sostenuti da una società che ci è stata vicinissimo. Quando ho preso in mano la guida tecnica della squadra l’obiettivo prefissato era di arrivare penultimi e giocarci la salvezza ai play out, invece abbiamo scalato altre posizioni ottenendo sul campo anche belle vittorie contro squadre importanti”
2) A suo avviso quali sono i giovani emergenti che lei ha avuto modo di osservare quest’anno nel Girone B della Lega Pro?
“Sicuramente ce ne sono tanti, ma vorrei soffermarmi sui miei ragazzi autori di gare straordinarie. Penso a Bellemo di proprietà della Spal, Capezzani e altri, ma questi hanno effettuato un salto di qualità importante.”
3) Lei ha allenato il Benevento da Luglio a Dicembre 2010 e la squadra, al momento del suo esonero, viaggiava in seconda posizione. A distanza di anni ci vuole spiegare il motivo per cui il Presidente Vigorito ha voluto poi affidare la rosa a mister Galderisi?
“Questa domanda bisognerebbe farla al Presidente Oreste Vigorito, persona tra l’altro che stimo tantissimo. Ricordo che al momento dell’esonero eravamo perfettamente in linea con i programmi che all’inizio io e la società ci eravamo prefissati; nel senso che la squadra doveva inizialmente lottare per i play off e, successivamente, sognare qualcosa di più importante. Non so, quindi, cosa sia successo, ma posso affermare che all’interno del gruppo e dello spogliatoio non c’erano sensazioni negative che potessero far trapelare quanto poi è accaduto.“
4) Prima di approdare sulla panchina del Fano, Lei ha allenato club come Modena, San Marino e Santarcangelo, facendo quasi sempre bene. Ci vuole parlare di queste esperienze vissute in queste compagini? 
“A Modena allenavo la Primavera e subentrai a mister Bergodi. Nonostante la situazione stesse andando abbastanza bene, la società ha fatto un passo indietro richiamando Bergodi e questo nuovo cambiamento mi ha sorpreso non poco, ma voglio fermarmi qui senza entrare nel merito. Le esperienze di San Marino e Santarcangelo sono state simili a quella vissuta in questa stagione alla guida del Fano. Ho allenato per due volte di seguito il Santarcangelo ottenendo altrettante salvezze e tutto ciò è stato motivo d’orgoglio, invece la stagione col San Marino è stata un pò anomala in quanto non erano previste retrocessioni, ma abbiamo disputato un bel campionato.”
5) 8 giugno 2017: il Benevento vola in serie A. Alla luce della sua breve esperienza sulla panchina del Benevento, si sarebbe mai aspettato questa doppia promozione in soli 14 mesi?
“In verità non mi sarei mai aspettato il doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A in pochi mesi, ma posso dirti che, conoscendo il carattere, la voglia di emergere e la personalità della famiglia Vigorito, ho sempre immaginato un Benevento molto competitivo restando sempre fiducioso sul fatto che il Benevento potesse un giorno raggiungere questo traguardo incredibile.”
6) Il suo futuro?
“Per il futuro mi aspetto di dare continuità al Fano, anche in considerazione di ciò che abbiamo realizzato di positivo nel girone di ritorno. Ho un contratto col Fano, restiamo quindi in attesa degli sviluppi societari per ripartire tutti assieme con la speranza di ripetere, anzi migliorare i risultati ottenuti nella stagione appena terminata.”
7) Nei sei mesi trascorsi alla guida del Benevento calcio, Lei ha avuto il piacere di conoscere Ciro Vigorito, purtroppo scomparso ad ottobre 2010. Che ricordi conserva dell’ex Presidente della squadra sannita?
“Ciro Vigorito è stata una persona assolutamente fantastica, fammi dire solo questo. Un Presidente, una persona, una figura di riferimento innamoratissima del calcio che voleva raggiungere obiettivi molto, ma molto importanti.”
Piero Vetrone
