Gioco legale, responsabile e vietato agli under 18: se l’azzardo online punta tutto sulla tutela dell’utente

Il tema del gioco d’azzardo in Italia torna alla ribalta sull’onda di fatti di cronaca che legano l’ombra della malavita al proliferare delle piattaforme di gioco non autorizzate sul web, ma anche delle iniziative del Governo volte alla repressione della pubblicità su scommesse e giochi di fortuna.

Ma quali sono i reali numeri dell’industria dell’azzardo nel Bel Paese? Quanto è ampio il fenomeno del gioco problematico e, soprattutto, quali iniziative vengono messe in campo per cercare di fronteggiarlo? Cerchiamo di fornire una risposta a queste domande.

  • La crescita dell’industria del gioco nell’ultima decade

Dal 2010 al 2017 il numero degli italiani pronti a dilettarsi con scommesse sportive, slot machine ed altri giochi da casinò, sia in versione tradizionale che online, è passato da circa 10 ad oltre 17 milioni: di questi, i cittadini dediti alle giocate online ammonterebbero a ben 2,2 milioni.

Con una raccolta complessiva che lo scorso anno sfiorava i 102 miliardi di euro e una spesa, al netto delle vincite, pari a 20,5 miliardi di euro, l’industria dell’azzardo si conferma in ottima salute in Italia e le previsioni per il futuro sembrano indicare un trend di crescita tutt’altro che esaurito. Tra i settori in rapido sviluppo, infatti, spicca ad esempio quello del gioco mobile, che nel 2017 vedeva la spesa aumentare del 50% rispetto all’annata precedente, portandosi sui 320 milioni di euro.

  • Ludopatia: tra allarmismo e reale emergenza

Al di là delle disquisizione di carattere etico, il problema principale connesso con il mondo del gioco continua ad essere quello delle dipendenze: secondo le stime contenute all’interno di un report pubblicato lo scorso maggio dal Cnr, il numero degli italiani affetti da ludopatia (in forme più o meno gravi) sarebbe passato dai circa 100.000 del 2007 agli attuali 400.000, dipingendo uno scenario chiaramente allarmante.

Di contro, va segnalato che, mediamente, la somma investita dai giocatori italiani ammonta a circa 10 euro al mese, mentre il gioco più diffuso e apprezzato (con un 74% delle preferenze sempre stando alla studio del Cnr) rimane il tradizionale Gratta&Vinci.

  • Le iniziative nate dalla collaborazione tra ADM e gestori del gioco online

La necessità di offrire maggiori garanzie ai consumatori, tutelandoli dalle truffe e promuovendo un approccio sano e misurato al gioco, ha trovato risposta, almeno per quanto concerne il gioco in versione online, nella stretta collaborazione nata tra l’ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ente preposto alla vigilanza sull’intero settore dell’azzardo, e i grandi gestori italiani e internazionali in possesso della concessione necessaria per operare sul suolo nazionale.

Tre sono i capisaldi del progetto portato avanti da ADM e big player del gioco d’azzardo online: repressione dell’offerta irregolare e valorizzazione di quella autorizzata, contrasto alla ludopatia attraverso strumenti volti a promuovere il gioco responsabile e stretta vigilanza per la riduzione del gioco minorile.

  • Contrasto al gioco irregolare ed espansione dell’offerta autorizzata

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Forze dell’Ordine si occupano di monitorare costantemente l’offerta di scommesse e giochi di fortuna presente sul web, sanzionando gli operatori che non rispettano le stringenti linee guida imposte dall’ente e oscurando i portali che operano senza una regolare licenza.

L’azione di contrasto al gioco illegale si basa anche sulla chiara identificazione degli operatori autorizzati: casinò online e siti di scommesse legali sono tenuti ad esporre in modo chiaro il logo ADM ed il proprio numero di licenza (verificabile sul portale ADM), così da rendersi facilmente riconoscibili per i consumatori.

Per migliorare l’attrattività dell’offerta legale, poi, i gestori di portali di betting e gambling online continuano ad investire somme ingenti nello sviluppo di piattaforme chiare ed usabili, puntando ad una esaltazione della user experience, proponendo interfacce grafiche accattivanti, ma anche pratici menù e strumenti di selezione dei giochi, nonché ricchi contenuti relativi a caratteristiche e regole dei singoli intrattenimenti (come avviene, ad esempio, nel caso della sezione slot di SNAI).

Naturalmente, tra le responsabilità dei gestori di casinò online e portali dedicati al betting c’è anche quella di garantire la sicurezza degli utenti e dei loro dati personali, mettendoli al riparo da qualsivoglia tentativo di truffa facendo ricorso a sistemi informatici affidabili, a connessioni criptate e ogni altro possibile strumento atto a prevenire attacchi da parte di malintenzionati.

  • Gli strumenti per la promozione di un approccio equilibrato al gioco

Altro tema chiave è quello della promozione del gioco responsabile, compito nel quale i gestori di casinò e sale da scommessa online certificati ADM si impegnano sia attraverso la pubblicazione di guide e decaloghi per un approccio sano a scommesse e giochi di fortuna, sia proponendo utili strumenti informatici, come quelli dell’autolimitazione e dell’autoesclusione.

Per prevenire la possibilità di spese eccessive, effettuate sull’onda delle frenesia del gioco, le piattaforme impongono ad ogni nuovo utente di impostare un limite massimo di spesa quotidiano o settimanale, semplicemente inserendo la cifra stabilita all’interno di uno specifico campo in fase di registrazione. Tale operazione risulta obbligatoria per poter completare l’attivazione dell’utenza e del conto gioco ad essa connesso.

Il meccanismo dell’autoesclusione, invece, permette al giocatore di richiedere la sospensione del proprio conto di gioco, inibendo così l’accesso a scommesse e casinò game con premi in denaro. La sospensione può essere valida per un periodo di tempo limitato oppure anche in maniera indefinita. La novità introdotta nei primi mesi del 2018 riguarda l’istituzione del cosiddetto RUI, cioè del Registro Unico degli Autoesclusi: grazie all’integrazione di questo database con quello dell’ACG (cioè dell’Anagrafe Centralizzata dei conti Gioco), l’autoesclusione, una volta richiesta, si estende automaticamente a tutti i conti gioco dell’utente, impedendo anche la possibilità di aprirne ulteriori presso altri gestori.

Questa soluzione consente di allontanare efficacemeonte il giocatore che si accorge di avere problemi con l’azzardo, supportandolo nel percorso di superamento della sua dipendenza.

  • Il blocco dell’accesso per gli utenti minorenni

Il problema dell’accesso al gioco da parte degli under 18 rappresenta una delle principali criticità legate all’industria dell’azzardo: sempre all’interno dello studio del Cnr viene portata alla luce la semplicità con la quale i più giovani possano scommettere e dilettarsi con slot machine e intrattenimenti simili – nonostante la legge lo vieti – puntando il dito contro lo scarso controllo esercitato dagli esercenti.

Casinò e portali di betting online impediscono efficacemente ai minori di scommettere sul web, grazie alla procedura di verifica dell’identità di ciascun iscritto, indispensabile per l’attivazione del conto gioco. Per completare la registrazione, infatti, ciascun nuovo utente deve fornire una copia o una scansione del proprio documento di identità, così da rendere possibili vari accertamenti, tra cui, per l’appunto, quello su data di nascita ed età. Così, gli account aperti da soggetti minorenni vengono immediatamente individuati e bloccati.

  • Le prospettive future

Il comparto del gioco online lo scorso anno era fonte di ricavi per l’Erario pari ad oltre 320 milioni di euro e, secondo varie fonti, i numeri previsti per l’anno in corso sarebbero ancora superiori. Così, appare evidente che il giusto compromesso tra la valorizzazione di un settore capace di generare numeri importanti anche a livello occupazionale (circa 100.000 i lavoratori coinvolti direttamente o indirettamente nella filiera del gioco) e la repressione del fenomeno della ludopatia sia rappresentato dal supporto di percorsi e iniziative come quelli avviati da ADM e gestori dell’azzardo online.