Hugo Maradona fratello di Diego Armando Maradona, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Mattino in merito all’ipotesi di dare a Lorenzo Insigne la maglia numero 10 che fù del fratello:
Numero 10 a Insigne?
“E’ stata ritirata per un motivo preciso: un riconoscimento della società ad un calciatore che ha fatto la storia e che ha vestito per sempre quella maglia e alla sua gente che ne ha fatto un autentico idolo. Farla indossare adesso a un altro calciatore mi sembrerebbe una forte mancanza di rispetto”
Si ipotizza di consegnarla ad Insigne
“Discuto il principio, non il calciatore. Insigne può valere Hamsik o Higuain, non è questo il punto. Se ritirare la 10 è stato un omaggio a Diego, rimetterla ora in giro significa non dare più valore a questo titolo onorifico”
Facciamo un bel referendum tra la gente?
“Ma no, di queste faccende è e resta compete soltanto al club. La società ha ritirato la 10, la società ora sarebbe libera di ripensarci”
Insigne ne sarebbe comunque degno?
“Anche Gonzalo, lo stesso Hamsik, perchè no? Insigne sta facendo benissimo ed è giusto che si parli di lui ma….”
Ma?
“Discutiamone il giusto. Mi pare che tutto l’ambiente stia caricando il ragazzo di eccessive responsabilità”
Diciamo che Lorenzo sta facendo grandi cose
“Verissimo, è cresciuto tanto negli ultimi mesi. Però siamo appena tornati agli inizi di una carriera che mi auguro felicissima per lui e per i napoletani”
Potrebbe accusare il peso di troppe responsabilità?
“Il pericolo è sopratutto questo. Ha soltanto 24 anni, lasciamolo maturare e lavorare in pace. Non comprendo perchè si debba ricorrere sempre a quache paragone, lui è Insigne e basta”
Che impressione fa il Napoli visto in televisione?
“Ma io vado sempre al San Paolo quando gioca in casa. Il mio giudizio è estremamente positivo, la squadra mi ha sorpreso. L’inizio non è stato incoraggiante, il seguito è stato strepitoso: oggi è la formazione più in forma del campionato”
A parte Insigne, chi sta facendo la differenza?
“Troppo facile la risposta: Higuain si sta esprimendo ad altissimi livelli. La forza però è nel gruppo, nella compattezza che Sarri ha saputo creare. Tutti attaccano e tutti difendono”
