Il Siviglia fa sette su sette

Spagnoli si confermano specialisti dell’Europa league

Nelle formazioni alcune novità, se da una parte Mendilibar lascia in panca l’argentino ex Roma Erik Lamela, dall’altra lo Special One si gioca dal primo minuto un altro argentino: Paulo Dybala. Ed è proprio quest’ultimo a spezzare l’equilibrio iniziale insaccando il gol del momentaneo vantaggio. Scappa sulla linea del fuorigioco servito alla perfezione da Mancini e conclude incrociando sul secondo palo con un rasoterra freddo e chirurgico.

Ma l’autore del passaggio smarcante è protagonista sfortunato dell’azione che porta al pareggio della squadra iberica. Gli spagnoli alla ripresa sono letteralmente incontenibili. Lamela e Suso, appena subentrati, sono le armi che scardinano la difesa giallorossa, due lame roventi che affondano nel burro sulle fasce laterali. Proprio da una azione insistita ed elaborata da parte dello spagnolo ex Milan nasce il cross che manda in bambola il difensore costringendolo a un intervento sbilenco che batte imparabilmente il proprio portiere.

La partita, dopo essere tornata in equilibrio, sembra aver cambiato padrone. Sulle ali dell’entusiasmo il Siviglia continua a martellare ma la Roma riesce a evitare il peggio. Il ritmo resta altissimo ma con lo scorrere dei minuti la paura prende possesso della scena.

Si arriva al 90° con recriminazioni da un lato e dall’altro, protagonista in negativo l’arbitro inglese Taylor che prima assegna un calcio di rigore al Siviglia, per poi revocarlo dopo averlo rivisto al VAR, e successivamente non ne assegna uno abbastanza evidente alla Roma a seguito di un tocco di mano in area. Per tutto il match il direttore di gara non è sembrato mai in controllo lasciando scontente entrambe le squadre.

I supplementari sono brutti da vedere e pregni di nervosismo. Il Siviglia ci prova ma senza creare grossi pericoli, la Roma contiene. Oltre 26 minuti di recupero danno luogo alla partita più lunga di sempre: 146 minuti!

La lotteria dei rigori assegna la coppa al Siviglia, la Roma condannata dagli errori di Mancini e Ibanez.

Fonte foto www.flickr.com

                                                                                                                            Mario Artiaco 

Mario Artiaco

Ex tristissimo ma riconoscente bancario, Maradoniano, quattro meravigliosissime figlie femmine, due beagle. Un sogno e una certezza fin da bambino: scrivere!

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