Inter-Napoli, Luci(o) a San Siro. Spalletti sfida il suo passato

Inter-Napoli, Spalletti teme i  fischi. La sfida Scudetto è gia iniziata

Spalletti sfida il suo passato. Il tecnico toscano, tra gli artefici della rinascita nerazzurra, torna a Milano. Si accendano le luci a San Siro, Inter-Napoli vale uno Scudetto.

“Luci a San Siro di quella sera che c’è di strano siamo stati tutti là”. Così canta Vecchioni, ricordando un passato che mai più tornerà. L’avrà canticchiata forse in questi giorni Luciano Spalletti, pensando alla sua esperienza nerazzurra, fatto di promesse mancate e traguardi raggiunti. Quando il tecnico di Certaldo è arrivato all’Inter, è riuscito a riportare nell’Europa che conta una squadra che non partecipava alla Champions da 6 anni. Ha posto le basi per i successi di Conte, senza mai avere a disposizione i fondi che hanno portato a Milano gente come Lukaku, Eriksen e Hakimi.

Nonostante i tanti problemi interni allo spogliatoio, di cui Spalletti fu vittima e non carnefice, come qualche mal informato ha provato ad insinuare, in 2 anni, ha lasciato solo bei ricordi nel cuore dei tifosi dell’Inter. Le voci che parlano dei timori di una brutta accoglienza, sono destinate ad essere smentite dai calorosi applausi che i supporter nerazzurri riserveranno all’ex allenatore.

Icardi Gate, la trasformazione di Brozovic e l’esplosione di Skriniar. I simboli dello Spalletti milanese

Quando Luciano Spalletti lasciò la Roma, anche, se non soprattutto per il caso Totti, l’Inter puntò forte su di lui. Una squadra lontana anni luce dai fasti di un tempo, bisognosa di una guida forte, che potesse portare la nave fuori dalla tempesta. Le promesse della proprietà furono importanti ma non del tutto esaudite. Il tecnico riuscì nell’impresa di riportare i nerazzurri in Champions per due stagioni, nonostante i tanti problemi, sia a livello societario, sia nello spogliatoio. L’emblema è il caso Icardi, con Wanda Nara a buttare benzina sul fuoco in ogni trasmissione televisiva possibile. L’argentino, privato della fascia di Capitano, fu per mesi un separato in casa, al punto di non giocare per molte partite. Spalletti divenne l’idolo della folla, quando a favore di camera, attaccò pesantemente Maurito, definendo umiliante, per i tifosi dell’Inter, una trattativa per indossare la maglia della squadra che amano.

A Milano ancora festeggiano per due grandi intuizioni di Luciano. La prima, dare la leadership difensiva ad un quasi sconosciuto Milan Skriniar. Arrivato all’Inter tra mille dubbi, l’ex Sampdoria divenne subito pilastro della formazione nerazzurra, affermandosi come uno dei migliori centrali d’Europa. La seconda, Brozovic regista. Il croato, tutt’oggi, è il faro dell’Inter, anima della squadra Campione d’Italia. Proprio contro il Napoli, Spalletti decise di provarlo nel nuovo ruolo e da lì, nessuno ha osato cambiarlo. Pensare che la dirigenza lo aveva praticamente venduto al Sevilla e il tecnico, interruppe prepotentemente l’operazione.

Spalletti torna a San Siro, lo fa con una maglia diversa, ma con la consapevolezza che se l’Inter ha lo Scudetto cucito sul petto, parte del merito va a lui. Non tema i fischi, per lui saranno solo applausi. Inter-Napoli è una bella opportunità per i supporter nerazzurri, per celebrare un tecnico che fa parte della storia contemporanea dei milanesi.

 

 

 

 

Mario Porcaro