Dopo la Juventus e il Legia Varsavia, il Napoli ha demolito anche il Milan. Vittoria netta quella degli azzurri che non ammette alcun tipo di replica o rivendicazione da parte degli avversari.
Il Napoli sin dall’inizio è sceso in campo a Milano mostrando i denti e tirando fuori quella famosa ‘cazzimma’ tanto invocata negli ultimi anni. La combriccola guidata da mr Sarri ha messo subito in chiaro le cose facendo capire chi avrebbe dettato le regole del gioco: appena 13 minuti, infatti, ed Allan aveva già portato i vantaggio i suoi. Nel secondo tempo è bastato il gol (da manuale) di Insigne per far si che il Milan si sciogliesse come neve al sole.
Al di là del risultato che lascia spazio a pochissimi commenti, ciò che ha veramente impressionato è stata la facilità di gioco che il team di Sarri è riuscito ad esprimere. Un gioco veloce, aggressivo e ordinato.
Tutto merito del nuovo modulo? Non crediamo. Senza la giusta mentalità nessun cambiamento è possibile. I ragazzi sentono di valere tanto e il mister li sta aiutando a tirare fuori quel ‘meglio’ che per troppo tempo è stato chiuso in qualche angolo sperduto del loro inconscio.
Tocchi di prima, attacchi alla profondità, pressing alto e, soprattutto, una difesa rigenerata che, anche contro i rossoneri, ha visto giganteggiare Koulibaly che ha praticamente annullato Bacca, Bonaventura e Luiz Adriano. Il ragazzone, libero da compiti di impostazione del gioco, non ha sbagliato quasi nulla.
E che dire di Jorginho? Da oggetto misterioso a uomo imprescindibile per questo nuovo Napoli. Ha preso per mano la squadra e, come un metronomo, sta dettando i tempi di gioco mettendo ordine davanti alla difesa.
Higuain e Reina due extraterrestri, Hysaj una piacevole scoperta, Ghoulam un vero pendolino, Allan l’uomo ovunque e Insigne, beh…. Lorenzo si sta seriamente candidando ad entrare nel novero dei campioncini. Senza dimenticare Hamsik, Callejon, Mertens, Gabbiadini e tutti gli altri.
Ovviamente, il merito di aver dato un’anima, un’identità e un gioco a una squadra che in passato puntava molto sulle individualità è solo di Maurizio Sarri.
No, non è il classico gioco del salto sul carro dei vincitori (anche perché non abbiamo ancora vinto nulla), ma ciò che ci ha sempre contraddistinti è l’onesta intellettuale e la coerenza. Sin dall’inizio abbiamo appoggiato la scelta di puntare sul tecnico ‘tosconapoletano’ definendolo addirittura come la “vera rivoluzione dell’ultimo ventennio”. Qualche professorone ci aveva detto che eravamo pazzi e incompetenti. Bene, i fatti dicono altro. Ciò posto, guardiamo avanti!
Il Napoli sta suonando la carica e l’Italia calcistica inizia a tremare. Inter, Juventus, Roma e Fiorentina hanno sicuramente degli ottimi organici, ma ciò che quest’anno ci rende forti è l’idea di essere veramente squadra.
Abbiate paura, il ciuccio è tornato a ruggire!
Dario Catapano
direttore@forzazzurri.net