Napoli, capitolo difesa: dal bunker di Firenze al colabrodo contro il Cagliari.

BENITEZ 2411Difesa indifendibile quella perforata tre volte dal Cagliari. E patatrac servito: tutto quello che s’era riuscito ad evitare nelle ultime tre partite è stato restituito in un’unica soluzione. Presi in velocità, schierati ma scompaginati dai movimenti degli avversari, in ritardo, deconcentrati, distratti. Ecco cosa viene in mente se si vanno a rivedere le azioni dei tre gol cagliaritani. Uno svarione dietro l’altro, a guardare ancora meglio tre dormite generali, in piedi e con gli occhi aperti.

DISAPPUNTO. Un pareggio dalle proporzioni di un patatrac che lo stesso Benitez ha accusato parecchio. Poiché, dopo aver lavorato a lungo con lo staff, sulla fase difensiva, sulle palle inattive e quant’altro servisse alla bisogna, ha visto crollare tutto in un sol colpo e, come non avveniva da tempo. Davanti a 45mila fiduciosi, come un castello di carte. Eppure quando s’era seduto in panca, poco prima del fischio iniziale, ostentava un volto disteso e sorridente. Completamente l’opposto di quello inquadrato a fine match: tirato e con una malcelata smorfia di delusione. Non pensava di certo al piccolo record da prolungare dopo i 270 e passa minuti senza gol (Young Boys, Roma e Fiorentina), ma a quegli episodi che di certo gli avranno fatto perdere la pazienza, dandogli la sensazione di essere tornati punto e a capo: a quel 18 settembre in fotocopia (Napoli-Palermo 3-3 ma davanti a 18mila), e più indietro ancora a quel 27 agosto del San Mamés. Due notti da incubo, ma per motivi diversi. E con questa, sono tre le volte che gli azzurri ne incassano altrettante in una soluzione. Ma poi di recente avevano pure bruciato e fatto danni (in classifica soprattutto), sia la rete presa a Bergamo che le due di San Siro contro l’Inter.

LE TOPICHE. Sarà stata la sosta deconcentrante, saranno stati gli elogi nel caso specifico di Koulibaly, o entrambe le cose. Fatto sta che sul primo gol di Ibarbo, hanno pasticciato non poco sia Henrique che il francese. Difesa schierata e ipnotizzata dall’uno-due di Farias e Balzano, e poi Ibarbo lasciato libero (da Henrique) di saltare Koulibaly e scoccare. A seguire lo schema su punizione, con Rossettini prevalente di testa su Kalidou, e Farias del tutto libero di correggere in gol. Infine la terza topica per la seconda rimonta rossoblù: Koulibaly in uscita tenta la finezza su Ibarbo che non abbocca, ma scambia rapido con Dessena per poi imbeccare Farias. Con tutta la linea difensiva azzurra in colpevole ritardo e Koulibaly di nuovo fermo a mo’ di boa. Occorre perciò rimediare con urgenza.

Fonte: Corriere dello Sport

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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