Napoli e Inter, l’esperienza di Benítez contro quella di Mancini. Una sfida tutta da gustare quella che ci propone la 26ª giornata di serie A. Posticipo domenicale, quella tra azzurri e nerazzurri, che si prospetta come la sfida delle incompiute. I campani, terzi in classifica a quota 45 punti, a sole 3 lunghezze dalla Roma, seconda, hanno sprecato parecchio in questa stagione, soprattutto nella prima parte del campionato. Poi l’arrivo di nuovi innesti nella sessione invernale di calciomercato hanno migliorato le uscite della squadra, soprattutto in fatto di punti conquistati, su tutti Manuel Gabbiadini, sempre pronto a metterla in rete. E non è il solo, come fanno notare anche gli analisti di scommesse sul calcio online, visto che Higuaín continua a essere il punto di riferimento dell’attacco napoletano. Poi però i passi falsi: nelle ultime 5 gare due stop, entrambi fuori casa, contro Palermo e Torino, con il mister che non lesina parole per un’autocritica mai banali. In casa interista, anche se gli obiettivi in campionato sono diversi, uguali sono stati sino a ora i problemi di quadratura del gioco e continuità nei risultati: il passaggio da Mazzarri a Mancini è stato in un certo senso terapeutico, perché il gruppo ha trovato una consapevolezza maggiore nei proprio mezzi. A completare il tutto sono arrivati Brozović e Shaqiri, che un valore aggiunto lo hanno portato. In ombra invece Kovačić, che soffre il ruolo non propriamente suo, ma forse si becca critiche un po’ troppo severe visto che per essere un centrocampista è a quota 8 reti e svariati assist. Da migliorare la posizione in classifica per sperare in nostro un posto in Europa; al momento i punti sono 35. Sarà la volta numero 69 al San Paolo, con un totale di 148 reti messe a segno. Avanti i padroni di casa in fatto di vittorie, 34 a 17, e 17 sono anche in pareggi. L’Inter non espugna il fortino partenopeo da ben 17 anni, precisamente dall’ottobre del 1997 quando finì 0-2 grazie al sigillo di Galante e all’autorete di Turrini. Da quel momento sei risultati utili per il Napoli, con 4 vittorie e 2 pareggi. Un salto nella storia: la vittoria più larga dei nerazzurri risale alla stagione ’62/’63, gara che terminò 1-5 con le marcature di Suarez, Corso, Fraschini e la tripletta di Di Giacomo. Quella dei padroni di casa è molto più recente, campionato 2013/2014, terminata 4-2 con i gol di Higuaín, Cambiasso, Mertens, Dzemaili, Nagatomo e Callejón. Un po’ di statistiche: il Napoli è la compagine della serie A che conosce meno i pareggi, risultato che non arriva da 11 turni, sette vittorie e 4 insuccessi nel frattempo. È inoltre la bestia nera dell’Inter, detenendo il record di maggiori vittorie contro i milanesi tra tutte le squadre della massima serie. I ragazzi di Mancini sono quelli che fanno più possesso palla, preceduti solo da Juventus e Roma, mentre Callejón è l’uomo del Napoli che più ha segnato nella porta interista, 5 i suoi centri sino a ora. Sulle probabili formazioni non ci dovrebbero essere grossi cambiamenti: Benítez non ha ancora a disposizione Michu, Zuniga, Mesto, Gargano e Insigne, che potrebbe rientrare giusto il tempo di giocare la fine del campionato. Per Mancini fuori Jonathan e Nagatomo, infortunati; Shaqiri partirà titolare dietro a Palacio e Icardi. Dentro dal primo minuto anche Brozović.
Napoli e Inter, ennesima occasione da non sprecare per entrambe
