Oriali tra Conte e Mourinho: il retroscena sulla scelta Napoli
Alla vigilia di Napoli-Benfica, Lele Oriali si ritrova a parlare di José Mourinho non da ex collaboratore, ma da avversario. L’ex dirigente dell’Inter, oggi nello staff di Antonio Conte, ha ricordato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport l’esperienza condivisa nel 2010, quando assieme allo Special One conquistò il Triplete.
L’intervista si apre con un tributo ai due tecnici che domani si ritroveranno faccia a faccia:
“Parliamo di fuoriclasse della panchina. Di allenatori che sanno caratterizzare le proprie squadre sino conquistarne l’anima: per Mourinho e per Conte i calciatori si lancerebbero nel fuoco e non è un modo di dire. Lo racconta il vissuto dell’uno e dell’altro e le testimonianze di chi ha avuto modo di essere guidati da loro”.
Oriali, poi, si sofferma sul perché abbia accettato la chiamata di Conte per unirsi al progetto Napoli, un passaggio segnato anche da un cambio radicale nelle sue abitudini:
“Mi chiama Antonio e mi dice: dai, vieni. Io sto sopra ai 70, sono sempre stato a casa, a Firenze li avevo con me, da Parma tornavo quasi ogni sera, da Bologna in due ore e mezza rientravo. Mi sembra troppo staccarmi. E quindi convoco moglie e figlie, spiego e dico: che faccio? Mi hanno messo le valigie davanti alla porta. Ma Napoli da cittadino che la vive è stata una scoperta straordinaria. Stare qua è fantastico”.
Parole che raccontano un legame umano profondo con Conte e, allo stesso tempo, la sorpresa di aver trovato a Napoli un ambiente che lo ha conquistato rapidamente, ben oltre il campo.
Fonte foto in evidenza — Archivio —
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