La cessione di Quagliarella

stalker quagliarella

Ripercorriamo alcune tappe della cessione di Fabio Quagliarella

Quando il 1 giugno 2009 Quagliarella fu acquistato dal Napoli sembrò l’inizio di una grande storia d’amore. Il giocatore nato a Castellammare di Stabia era stato acquistato per 16 milioni di euro, più una parte del cartellino di Domizzi, un giocatore molto importante per la promozione del Napoli in Serie A. Nella stagione 2007-2008 Domizzi era stato anche il rigorista della squadra napoletana.

Ci si aspettava molto da Quagliarella. Aveva 26 anni ed era nel pieno delle sue  prestazioni atletiche e sportive. Il Campionato andò benissimo. Al suo secondo anno di Serie A ottenne la qualificazione in Europa League. Era l’era di Lavezzi, Gargano e Hamsik, ma sembrava dovesse diventare l’era di Quagliarella, che realizzò 11 gol in Campionato (1 in meno di Hamsik). Soprattuo, si creò un grande feeling con il pubblico. Simile a quello che oggi ha Lorenzo Insigne, suo erede naturale.

E, poi? E, poi, incredibilmente nella notte che chiudeva il calcio mercato (27/08/2010) la sorpresa del passaggio di Quagliarella alla Juventus (proprio alla Juventus!) con la soluzione del prestito oneroso per 4,5 milioni di euro. La furia dei tifosi del Napoli fu feroce. Quagliarella fu tacciato di tradimento, di abbandono e, subito, cominciarono a girare le prime voci: “Quagliarella non andava d’accordo con Lavezzi e Gargano…”. Fabio, poi, in una intervista avrebbe rincarato la dose, affermando che era un onore giocare con la maglia della Juventus, perché rappresentava rispetto all’esperienza del Napoli “uno step in più“. Il divorzio fu definitivo e per un certo periodo di tempo Quagliarella sarebbe stato il bersaglio preferito dei tifosi del Napoli. L’anno del passaggio alla Juventus, però, i tifosi si innamorarono di Edinson Cavani e dimenticarono presto il calciatore stabiese.

Quagliarella, invece, quello step in più nella sua carriera non lo ha mai compiuto. I tre Campionati vinti con la Juventus, così come le due Super Coppe di Lega non sono mai stati disputati da protagonista, tanto che non ha lasciato un segno né nella storia della Juventus, né in quella del Torino, né in quella della Sampdoria.

Allora, ci si chiede perché abbia sentito il bisogno di andar via dalla squadra della sua città. A iniziò anno, però, il calciatore ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa, facendo riferimento al fatto che la sua cessione fosse dovuta alle accuse contenute in lettere anonime indirizzate anche al Presidente Aurelio De Laurentiis. Queste lettere accusavano il giocatore di “essere camorrista, di partecipare a orge e di essere pedofilo. Minacce giunte anche a mio padre e alla mia fidanzata dell’epoca

A proposito dei suoi rapporti con il Presidente ha affermato in un interrogatorio (nell’ambito del processo a Raffaele Piccolo, agente di polizia postale accusato di essere uno stalker di personaggi vip): “All’inizio della mia avventura al Napoli il presidente De Laurentiis mi chiamava ogni giorno, poi improvvisamente non solo ha smesso di contattarmi, ma è arrivato a chiedere che mi trasferissi al centro sportivo di Castel Volturno (dove si allenano i giocatori azzurri). Una richiesta strana, visto anche che due miei compagni, Iezzo e Vitale, vivevano nella mia città natale, Castellammare di Stabia. Quindi il trasferimento alla Juve, cosa di cui non si era mai parlato prima“.

Fabio sembra sia stato davvero il solo a rimetterci in questa strana e brutta storia!

Amedeo Gargiulo

Amedeo Gargiulo

Laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli nel 1997. Seconda Laurea in Storia all'Alma Mater di Bologna nel 2012. È insegnante di Lingua e Letteratura Italiana nella Scuola secondaria di secondo grado dal 2007. È giornalista pubblicista dal 2017. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo storico: "Κύμη (Cuma)" Azeta Fastpress. Si occupa di due rubriche sulla storia del Calcio: "Tasselli di storia napoletana" per Forzazzurri.net e "SINE QUA NON, siamo qui noi" per 1000CuoriRossoblu. È Presidente della Associazione Culturale Enciclomedia ODV.

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