Salernitana-Napoli, previsione tattica e probabili formazioni

Tattica Salernitana Napoli

Il Napoli batte a mani basse la Juventus, portandosi a più nove dal Milan. Dalla vetta della classifica per il Napoli è tempo di derby, la prossima avversaria è la Salernitana. Qui la tattica di Salernitana-Napoli.

Tattica SalernitanaNapoli – Allo Stadio Arechi di Salerno, sabato 21 gennaio alle ore 18:00, il Napoli affronterà la Salernitana di Davide Nicola. “Questione di moduli” è la rubrica dedicata agli appassionati di lavagnette tattiche, moduli e sistemi di gioco.

La Salernitana di Nicola

La Salernitana sta vivendo giornate davvero intense, perché è solo nelle ultime 24 ore che Davide Nicola ha fatto il suo ritorno sulla panchina granata. La pesante sconfitta per 8-2 contro l’Atalanta ha messo a dura prova la Società, che per impeto del momento ha esonerato il tecnico subito dopo la gara. Inoltre, viste le difficoltà nel trovare un nuovo allenatore, si era addirittura pensato di affidare la guida tecnica a Frank Ribery. Tuttavia, dopo molti tentativi andati male è tornato il sereno con Nicola, che ad oggi è di nuovo l’allenatore della Salernitana. L’obiettivo di sabato è quello di riuscire a fare risultato , ma soprattutto per Nicola e i suoi ragazzi è l’occasione giusta per provare a dimostrare il proprio valore.

La probabile formazione della Salernitana (3-5-2): Ochoa; Daniliuc, Radovanovic, Pirola; Candreva, Coulibaly, Nicolussi Caviglia, Vilhena, Bradaric; Piatek, Dia.

La tattica della Salernitana

La Salernitana di Davide Nicola, all’inizio del campionato, ha dovuto dimostrare la sua versatilità. Difatti ciò che l’ha contraddistinta dopo l’addio di Djuric è stata la nuova impostazione, caratterizzata da tante soluzioni e tattiche di gioco.

Gli schemi messi in atto dall’allenatore sono già consolidati: si parte da dietro, dove difensori e portiere hanno il compito di far circolare la palla in modo che possa arrivare ai centrocampisti in più modi. Nel dettaglio quando la Salernitana è in fase di possesso, si distribuisce in una linea a quattro insieme ai difensori e gli esterni che hanno il compito di avanzare, a differenza dei centrocampisti. Il loro compito è quello di comprimere la propria linea raggiungendo o oltrepassando le due punte in avanti, in modo da servire loro l’assist per la finalizzazione. Quando invece si trovano nella fase di non possesso, la squadra si dispone in modo da creare tre linee, che all’occorrenza possono mutare e diventare di quattro. Questo, succede nel momento in cui gli esterni sono impegnati a seguire e marcare i terzini avversari.

Il Napoli di Spalletti

Luciano Spalletti vuole la rivoluzione, perché dopo il turnover in Coppa Italia, i titolari sono pronti a rientrare in campo dal primo minuto. La sfida contro la Cremonese ha lasciato vari strascichi dietro ogni singolo giocatore entrato in campo, ma ciò che destabilizza è la mancata attenzione da parte delle forze fresche che non sono riuscite a ribaltare il risultato. Il Napoli si prepara al meglio per il derby di sabato contro la Salernitana, ma l’infermeria non è ancora vuota. Kvaratskhelia è ancora debilitato dalla febbre, che lo ha costretto al solo lavoro in palestra, mentre Lobotka dopo l’ultima partita è uscito dal campo con qualche acciacco di troppo e al momento si sta monitorando la sua situazione.

La probabile formazione del Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min Jae, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia/Elmas.

La tattica di Spalletti

Spalletti nel derby con la Salernitana si aspetta tanta fame e voglia di vincere, puntando a ritrovare ciò che caratterizza la sua squadra: lucidità e imprevedibilità, quello che il più delle volte mette in difficoltà le squadre avversarie. La presenza di Kvaratskhelia è sicuramente in bilico, dunque, a fare le sue veci probabilmente ci sarà Elmas. Come con la Cremonese, anche stavolta l’avversario non è da sottovalutare. La tendenza dei granata in fase di non possesso è quella chiudersi in difesa, lasciando pochissimi spazi per avanzare. Ciò che, inoltre, potrà agevolare e rendere più scorrevole la giocata avversaria, è la questione di non doversi preoccupare di Kvara, e quindi nessuna gabbia da studiare. Dunque è questa per il Napoli la prova più grande, ovvero dimostrare quanto sia importante dare peso ad ogni gara, indipendentemente dall’avversario, senza mai risultare presuntuosi.

Barbara Marino

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