TATTICAMENTE PARLANDO: Ancelotti ha trasmesso serenità, cuore, grinta, e tanta voglia di stupire l’Europa

Psg-Napoli, le formazioni ufficiali

PECCATO!!!

Dopo aver assistito in agosto all’ennesimo sorteggio sfortunato molti di noi avevano pensato ad un girone Champions stregato. Molti avevano temuto una partecipazione da comprimari dando già per probabile un terzo posto utile solo per entrare in Europa League. Invece no, e dopo la bella e meritata vittoria contro il Liverpool in parecchi avevano iniziato a crederci. Ieri sera c’era la prova del nove, la trasferta in casa del PSG di Cavani, Neymar, Di Maria e Mbappe, la partita più temuta del percorso Champions. Chi non avrebbe firmato per un pareggio prima che le squadre scendessero in campo? Chi vi scrive avrebbe firmato ad occhi chiusi….. prima. Ora invece siamo tutti rimasti con l’amaro in bocca per una gara giocata da grandissima squadra, dominata e pareggiata al 93° per la magia di Di Maria.

L’approccio degli azzurri è stato subito buono nonostante un paio di azioni pericolose dei francesi. Abbiamo visto Koulibaly saltato di netto da Mbappe e Allan subire un tunnel da Di Maria ma non ci siamo spaventati, anzi. I guerrieri di mister Ancelotti hanno preso le misure all’avversario. Allan ha fatto il suo solito superbo lavoro di rubapalloni a centrocampo riuscendo a vincere quasi tutti i contrasti. Koulibaly dopo quell’imbarazzo iniziale ha preso le misure lasciando le briciole ai super attaccanti parigini. La difesa è stata schierata nell’identico assetto visto nella gara contro il Liverpool con Maksimovic terzino destro che pensava prevalentemente a garantire grande copertura e Mario Rui a sinistra che si sganciava per supportare le azioni d’attacco.

A centrocampo, oltre al già citato indomabile Allan, abbiamo visto un Hamsik degno delle sue migliori giornate ed un Fabian Ruiz che ha fatto un gran lavoro di raccordo fra i reparti risultando preziosissimo anche in fase di contenimento. Sono bastati pochi minuti al Napoli per riuscire ad imbrigliare il PSG e cominciare a prendere campo. Ancelotti anche stavolta ha stravinto sul piano tattico la partita contro il mister avversario. Quando al 24° minuto un tiro dalla breve distanza di Mertens si è infranto sulla traversa il Napoli ha capito che non era affatto impossibile bucare la retroguardia della squadra transalpina. Due minuti dopo Callejon si è trovato in posizione favorevole per battere a rete ma ha tirato addosso ad Areola. L’azione del gol è stata un capolavoro. Lungo possesso palla degli azzurri che hanno dialogato fra difesa e centrocampo fino all’accelerazione improvvisa sull’asse Callejon – Insigne. Stavolta lo spagnolo ha pennellato un assist perfetto per Lorenzino che ha beffato i difensori e presentatosi davanti al portiere lo ha superato con un tocco in pallonetto da grande campione.

Il Psg ha accusato il colpo non riuscendo a reagire in modo adeguato e creando un solo pericolo alla porta di Ospina fino al termine della prima frazione. Al contrario il Napoli sfiorava due volte il raddoppio sempre con Insigne.

Nel secondo tempo i padroni di casa si presentavano con un assetto diverso avendo sofferto eccessivamente il palleggio del Napoli nella prima frazione. Anche ad inizio ripresa il PSG cercava di imprimere i suoi ritmi alla gara ma la squadra partenopea si mostrava pronta a ripartire e potenzialmente in grado di colpire in ogni momento. Al 53° purtroppo Insigne era costretto a lasciare il campo per infortunio e mister Ancelotti inseriva Zielinski avanzando Fabian Ruiz a ridosso di Mertens. I transalpini riuscivano a tenere di più il possesso palla rispetto alla prima frazione ma senza creare eccessivi pericoli. Solo un autogol di Mario Rui riportava la partita in parità ma in quel momento gli azzurri reagivano da grande squadra. Al 77° Mertens siglava il nuovo vantaggio e dopo il gol il Napoli teneva magistralmente il campo dando l’impressione di poter compiere l’impresa. Solo la giocata spettacolare inventata da Di Maria al 93° negava una vittoria più che meritata alla squadra di Carlo Ancelotti.

Peccato!!! Ma con questi presupposti si può sognare di continuare il cammino nell’Europa dei grandi. Quel girone tanto temuto oggi pare essere alla portata di una squadra che gioca col cuore combattendo fino all’ultima goccia di sudore.

Lorenzo Traettino