Tuttosport: “Benatia ha sbagliato, ma l’antijuventinismo è diventato un mestiere remunerativo”

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Guido Vaciago scrive su un clima ostile intorno alla Juve nel suo editoriale per Tuttosport:

“La satira ha diritti inviolabili e sacri in qualsiasi democrazia degna di questo nome, ma oltre a strappare un sorriso, serve anche a riflettere e riflettere sullo stupro attraverso il turpiloquio e l’invito a farsi stuprare «per provarne l’emozione» è almeno opinabile. Si possono trovare modi meno rozzi e più ficcanti per sostenere lo stesso, giustissimo, ragionamento. Sopratutto se si hanno la mente fredda, la proprietà di linguaggio e la cultura di un autore o di un attore. Benatia, rispondendo in quel modo, sbaglia di nuovo. Sbrocca e insulta via social Crozza, la cui volgarità finisce quindi per innescare altra, in un crescendo di cui avremmo fatto volentieri a meno. Il post del difensore è rissoso, sciocco e condannabile, anche perché, avendo tutto il tempo prima di cliccare su “pubblica”, poteva escogitare cento altri modi per rispondere (fra cui anche il silenzio) e poteva eventualmete anche farsi consigliare meglio.

Detto ciò, lo sbotto di Benatia è anche il risultato di un clima non esattamente sereno che si respira da qualche tempo intorno alla Juventus. La lunga fila di vittorie in Italia non ha reso il club più simpatico (e non partiva, per tradizione, da un livello altissimo). Ma nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a un fenomeno nuovo, figlio dei rimasugli in putrefazione di Calciopoli, dell’ignoranza dei social e di un nuovo modo di fare informazione sportiva:

i toni si sono esarcebati, l’antijuventinismo è diventato un mestiere remunerativo (in termini di popolarità e quindi economici), gli attacchi si sono fatti più violenti e si è avuta anche la sottile sensazione che ci fosse sempre un più severo metro di giudizio nei confronti di chi sta dominando spietatamente il calcio italiano. Da parte di giornalisti e di paragiornalisti si è letto e ascoltato di tutto: esplicite, ma ovviamente non provate, accuse di «rubare»; inviti a suicidarsi; perfino l’augurio di una sciagura aerea; per tacere di un’avventata ipotesi di collusione con la criminalità organizzata, finita addirittura davanti a una commissione parlamentare che, non senza qualche imbarazzo per la circostanza, ha dovuto smontare tutto.

La Juventus, per una precisa scelta politica, ha sempre mantenuto un profilo discreto e silenzioso, così da non dare ulteriore peso e visibilità ad atteggiamenti sconsiderati. Evidentemente, però, i sentimenti repressi hanno creato una massa critica esplosa dopo lo shock emotivo di Madrid. D’altra parte, proprio Benatia, nella scorsa stagione, si era preso del «marocchino di merda» durante un’intervista alla Rai a causa di un inopinato fuorionda. Anche il problema del razzismo è molto grave. Ma non riusciamo a ricordarci una ferma (e violenta) presa di posizione da parte di qualche programma di satira in proposito”.