VIDEO Napoli-Eintracht, il punto dalla Prefettura sugli incidenti

Napoli Eintracht

La Gazzetta dello Sport – Napoli-Eintracht, il punto dalla Prefettura sugli incidenti.

Napoli-Eintracht, le parole del quotidiano: “Riunione urgente del Comitato ordine e sicurezza in Prefettura a Napoli dopo gli incidenti che hanno visto protagonisti i tifosi dell’Eintracht Francoforte, giunti in città per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. In diretta l’incontro con la stampa per fare il punto sulla situazione”. 

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Il Prefetto Claudio Palomba sulla presenza dei sostenitori dell’Atalanta: “I tifosi tedeschi sono arrivati in maniera sparsa e con alcuni bergamaschi, già presenti alla gara di Francoforte. Esiste un gemellaggio tra le tifoserie dell’Eintracht e dell’Atalanta. Noi abbiamo avuto la certezza del loro arrivo da Salerno. Da martedì sera, grazie al lavoro della polizia, queste persone sono rimaste in albergo. Molti chiedono il motivo per cui è stato scelto di far sfilare i tifosi dell’Eintracht per la città. Lungo il corteo non è successo nulla. Si trattava di persone che non erano in possesso di armi. Si è deciso di seguirli e accompagnarli. Qualora si fossero divisi sarebbe stato più difficile controllarli. Non c’è mai stato un contatto diretto tra le due tifoserie”.

Alessandro Giuliano, questore di Napoli, ha proseguito: “Innanzitutto ci tengo a ringraziare, senza retorica, il grande lavoro delle forze dell’ordine. Come sapete abbiamo già effettuato sette arresti, quattro in flagranza e tre in differita. Anche dopo la fine della partita ci sono stati numerosi interventi, che hanno evitato il contatto tra i tifosi tedeschi e quelli del Napoli. Più di 1000 agenti delle forze dell’ordine hanno lavorato per evitare ulteriori problemi. Al momento ci sono sei agenti della Polizia feriti”.

Il sindaco Gaetano Manfredi ha dichiarato: “Quello che è successo è una cosa inaccettabile, non è possibile che per una partita la città diventi oggetto di violenza di poche persone che mettono a rischio l’incolumità dei cittadini, le attività commerciali e i turisti. E’ incredibile la differenza tra dentro e fuori lo stadio. La partita è stata una gioia e poi fuori ci sono stati scontri generati da frange di tifosi appartenenti sia all’Eintracht che al Napoli che sono isolati dalla vita sportiva e molti hanno il Daspo e neppure vanno allo stadio. Questa è una violenza solo associata allo sport ma fine a se stessa. Una situazione del genere si era verificata già con l’Ajax. Ho chiesto al ministro Piantedosi di far ripartire subito i tifosi perché il post partita era rischioso”.

Prende la parola il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis“Ringrazio Prefetto e Questore. A Francoforte la curva dei loro tifosi mi ricordava quelle della Serie C con tifo senza valore, un tifo ancestrale. Dissi a Marchetti: a me mi multi per 30-40-50mila euro, a questi qui gli devi levare un milione. E lui: vedrai, non gli farò nulla. Il discorso qual è. Conoscete la sigla ACAB? Ci abbiamo fatto anche un film. I reietti si uniscono per fronteggiare le forze dell’ordine. Tutto quello che può essere racchiuso in un confronto tra tifoserie, in realtà è un pretesto per mettere a dura prova l’ordine costituito.

Allo stadio ho visto uno spettacolo straordinario. Ci sono alcuni napoletani che dicono: non capiamo perché De Laurentisi sia così restrittivo, c’è troppo ordine allo stadio, prima si faceva più casino. Gli rispondo: fatelo a casa vostra il casino! Il tifo deve essere sano. Allo stadio ci vanno famiglie, bambini e adolescenti ai quali non bisogna far fare un giro di cocaina né di fumare marijuana né di far vedere un’arma o di far vedere che in fondo…il Napoli siamo noi. Perché è questo il leit motiv di 300-400 persone che ieri erano fuori come cani sciolti che ieri erano fuori appresso alle forze dell’ordine con la scusa di fronteggiarsi coi tedeschi. Vorrei si applicasse qui la legge inglese negli stadi, l’ho detto alla Meloni. Volete usiamo soldi per impianti poi devastati? Bisogna regolamentare la frequentazione dello stadio che deve essere un luogo sacro. Sono stato fiero di aver dato ieri l’immagine di uno stadio da calcio inglese”.

Fonte foto: Gazzetta

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