Roberto Aluisi – Intervista all’ex portiere del Benevento degli anni ’90 ancora molto amato nel Sannio
Ex portiere del Benevento calcio conquistò la serie C2 nel 1994, anno in cui facevano parte della squadra sannita calciatore del calibro di Silvio Paolucci, Nicola D’Ottavio e Bottalico allenata da Gigi Boccolini. Stiamo parlando di Roberto Aluisi che, probabilmente insieme a Lotti e Gori, è tuttora considerato tra i migliori portieri che il Benevento abbia avuto in rosa negli ultimi vent’anni. La redazione di www.forzazzurri.net lo ha intervistato in esclusiva per parlare della squadra sannita neopromossa in serie B
1) Nel campionato 1993/94 hai vinto, insieme ai tuoi compagni, il torneo di serie D riportando il Benevento nel professionismo dopo tanti anni. Ci vuoi raccontare le emozioni e i ricordi di quel periodo?
“Sicuramente ricordo quel campionato con emozione e tantissima soddisfazione. All’inizio partimmo titubanti perchè i tifosi del Benevento non credevano più al calcio a causa delle tante delusioni però noi dopo i primissimi mesi ci rendemmo conto di avere una grande squadra e un gruppo meraviglioso composto da uomini veri. Strada facendo riportammo tanti tifosi al campo e non dimenticherò mai quell’anno. Con il tempo ho capito che per la gente del Benevento sono stato e sono un figlio e io quando scendevo in campo per loro non ho dato il 100% ma il 110% . In quegli anni i tifosi mi dedicarano un coro bellissimo (Salta con noi…Roberto Aluisi) che ancora mi risuona nella mente e sono orgoglioso che, ogni volta che mi contattano, me lo ricordano con tanto affetto.
2) Il 30 aprile del 2016 il Benevento è stato promosso in serie B. Un tuo pensiero sulla stupenda cavalcata effettuata dalla squadra di mister Auteri.
“Io sono rimasto sempre in contatto con i tifosi in questi anni e mi hanno sempre confidato di essere un po’ delusi dal fatto che ogni anno il presidente Vigorito ha speso tantissimi soldi ma non si è mai riusciti a raggiungere l’obiettivo. Quest’anno, invece, il Benevento non è partito da favorita ed è stato promosso; ciò grazie ai calciatori ma anche a mister Gaetano Auteri, straordinario nel creare una sinergia tra tifosi-squadra e società che alla fine ha dato i suoi frutti”.
3) Ci vorresti dire la differenza tra il calcio di allora che tu hai rappresentato (anni ’90 ed inizio 2000) e quello di oggi?
“Secondo me è cambiato moltissimo in negativo per i giovani. Oggi vogliono fare meno sacrifici perchè giocare a calcio è un sacrificio; devi tenerti in linea per giocare ad alti livelli e appena sbagli c’e’ un tuo compagno che ti prende il posto. Con l’avvento della tecnologia come lo smartphone ora le notizie ti arrivano subito mentre mi ricordo anni fa per leggere qualcosa aspettavi i giornali il giorno dopo o il televideo nella stessa serata”.
4) Sono trascorsi ormai tanti anni da quando militavi nel Benevento calcio. Attualmente con quali ex compagni della squadra giallorossa sei ancora in contatto?
“Spesso sono in contatto con Nicola D’Ottavio, Puce, Orsini e anche con Paolucci e Pedro Mariani. La cosa importante è che noi davamo tutto in campo; anche fuori dal rettangolo di gioco eravamo, e siamo ancora, grandissimi amici pronti sempre a scherzare e ad aiutarci. Io ho giocato tantissimi anni a calcio ma quell’anno lì, non mi stancherò mai di dire, che non lo dimenticherò mai”.
5) Dove hai terminato la tua carriera e di cosa ti occupi oggi?
“Ho smesso di giocare a calcio a 43 anni. La mia ultima stagione l’ho trascorsa in Promozione, non vivo più nel mio paese ad Aradeo (LE) ma abito in provincia di Bologna da quasi 20 anni. Oggi svolgo la professione di operaio, vivo benissimo e ringrazio Dio per avermi fatto incontrare una moglie stupenda che mi ha dato la gioia di due figlie magnifiche.”
Piero Vetrone