Fair play finanziario – Istruzioni per l’uso ed obiettivi

fair play finanziario

Gianluca Di Marzio, tramite il suo portale, ha apaerto un focus sul funzionamento del Fair Play Finanziario

Il mondo del Fair Play Finanziario è stato diviso in due parti, in questa prima sezione ne viene spiegato il funzionamento fino al 2013

“Da Michel Platini, tutto cambiò. Ecco cos’è il Fair Play Finanziario: “Un obiettivo con implicazioni di ampia portata come il benessere generale del calcio, purché tutti i club giochino secondo le regole, soddisfino i criteri e raggiungano un bilancio sostenibile, in modo che passione faccia rima con ragione”. Verso l’autofinanziamento: l’intenzione dell’introduzione UEFA dal 2011 era questa.”

“Il Fair Play Finanziario nasce su input proprio dell’ex Presidente dell’UEFA, Michel Platini, in carica dal 2007 al 2015. Il suo obiettivo, inserito in un più ampio discorso volto all’equilibrare le differenze “sportive” tra club nelle competizioni europee, era quello di portare maggior competitività economico-finanziaria tra le squadre di Champions ed Europa League. Dal 2011 quindi, i club che si qualificano per le competizioni UEFA devono dimostrare di non avere debiti insoluti verso altri club, giocatori e autorità sociali/fiscali per tutta la stagione. In altre parole, devono dimostrare di aver pagato i conti. Questo nei primi due anni di “vita” del Fair Play Finanziario.”

Dal 2013

“Dal 2013, i club devono rispettare requisiti di break-even (in economia, il pareggio tra entrate e uscite totali relativo a un’impresa o a un singolo progetto d’investimento. In questo caso, quindi, al club), che richiedono ai club di bilanciare le spese con i ricavi e ridurre di conseguenza i debiti. Con questo, l’Organo di Controllo Finanziario del Club indipendente (CFCB) va ad analizzare ogni anno i tre bilanci annuali precedenti, per tutti i club partecipanti alle competizioni UEFA. Le prime sanzioni e le prime condizioni per i club non in regola con i requisiti di break-even sono arrivate dopo il primo controllo nel maggio 2014. Le condizioni sono diventate effettive però dalla stagione 2014/15.”

Cosa è successo dopo l’introduzione

“Nella tabella sotto riportata, sono ben visibili gli indebitamenti dei club. Dopo l’introduzione del Fair Play Finanziario, ecco una risalita che ha portato, con i bilanci del 2017, un segno positivo. Questo dimostra come, con la tendenza delle squadre di spingersi sempre più verso il pareggio di bilancio e l’autofinanziamento, le possibilità di profitto non diminuiscano. Anzi, raggiungendo 600 milioni di profitti totali a sei anni dalla nascita del Fair Play Finanziario.”

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Mario Scala

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