Sampdoria-Napoli: il migliore ed il peggiore azzurro del “monday night”

Nel calcio non sempre le gare giocate ad alti ritmi agonistici equivalgono a spettacolo e divertimento. Complice anche un manto erboso martoriato dalle piogge come l’animo dei liguri alle prese con l’ennesima allerta meteo, il Napoli esce dalla trappola-Marassi con il miglior risultato auspicabile, specie dopo che Mihajlovic aveva condotto i suoi verso la gara perfetta, insistendo cinicamente sulle ferite che gli azzurri si stanno trascinando dopo i tanti infortuni che costringono Benitez a centellinare i minuti a ciascuno dei suoi e inventando ruoli per compensare le assenze.

TOP – Uno di questi esperimenti, ieri sera, è perfettamente riuscito. Faouzi Ghoulam dalla struttura esile ma con un passo molto veloce ed un’innata capacità di scoprire i tempi di inserimento, assolve in pieno il compito di sostituire sul lato sinistro dell’attacco Insigne e Mertens. Li dove non hanno convinto Hamsik e De Guzman, il giovane franco-algerino si propone brillantemente in attacco. All’ultimo respiro, sebbene Benitez gli chieda di sopperire alle mancanze difensive di Britos, si spinge verso il fondo e serve a Duvan Zapata un cross che vale il pari. Se nel primo tempo fosse riuscito anche a superare Romero con un colpo di spalla staremmo a parlare di fenomeno. Per ora ci è piaciuta questa invenzione del tecnico partenopeo che potrà tornar utile in altre occasioni.

FLOP – Contro questa Samp, si sapeva, era come andar a passeggiare nella gabbia dei leoni ad ora di pranzo. Ma ciò non può giustificare una prestazione incolore di tanti, troppi azzurri. Fino alla rete dei doriani ci si è limitati ad arginare la manovra dei padroni di casa e, a parte Ghoulam e Zapata, nessuno raggiunge la sufficienza. Nemmeno Marek Hamsik, che al 64′ triangola deliziosamente con il Pipita senza però riuscire ad impensierire l’estremo difensore blucerchiato. Ma è un lampo in una notte buia, un girovagare in un posto sconosciuto senza un navigatore che ne indichi la strada del  gol. E questa volta non ci sono, per lo slovacco, le attenuanti del ruolo visto che torna nella zona di campo a lui più congeniale, ma, complice un evanescente Inler, non è efficace ne in chiave difensiva che in quella offensiva. Il capitano, a pari demerito con Koulibaly e lo stesso centrocampista svizzero, è stato indicato dai nostri lettori come il flop di serata chiedendo a gran voce un po di panchina per ritrovare al più presto il miglior Hamsik che tutti ricordano.