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Ai microfoni di Sky è intervenuto il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per commentare il titolo d’inverno appena ottenuto dalla sua squadra. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di ForzAzzurri.net: “Stiamo vivendo un campionato equilibrato, molto vivace e non noioso. Avere un torneo così intrigante è certamente una motivazione a fare bene. Più è complicato e incerto l’esito finale e più ci appassioniamo. Cosa mi ha colpito di Sarri quando l’ho scelto? La sua umiltà e la sua serenità. Avevamo in comune la passione per la lettura, caratteristica che i suoi predecessori non avevano. Il fatto che avesse lavorato in banca, lavorando sugli investimenti, mi incuriosiva e rasserenava perchè ho capito che poteva essere l’allenatore giusto per noi. Non a caso gli ho fatto cinque contratti, facendogli lo stesso contratto che faccio agli autori o registi che stimo. Gli ho fatto un contratto annuale, con opzione per altri quattro. Se a fine del quinquennio ci saremo trovato bene, potremmo trovare l’intesa per stare insieme per altri cinque anni.Oggi è il suo compleanno e gli ho regalato del buon vino rosso, perchè lui è un grande intenditore. Sappiamo perfettamente che abbiamo bisogno di un difensore e di un centrocampista. Ho dato mandato a Giuntoli e Chiavelli per Maksimovic, per Kramer e per Herrera. Abbiamo fatto, però, altre valutazioni su dieci centrocampisti e cinque difensori centrali, che hanno caratteristiche simili. Adesso è molto difficile migliorare una squadra che sta facendo benissimo. I metodi di gioco di Sarri sono complicati da assimilare. Pensiamo alla linea alta della difesa che necessita di tempi lunghi per apprendere gli automatismi. Bisogna andarci cauti perchè possono esserci squilibri anche umorali. Abbiamo un gruppo solido ed equilibrato e dobbiamo proseguire a costruire con lungimiranza il nostro progetto. Maradona ha fatto i complimenti al Napoli? Diego è stato unico ed irripetibile per la storia di Napoli e del calcio. Voglio trovare un ponte con Maradona per creare questo legame sul piano dell’internazionalizzazione. Devo vedermi con lui e vedere cosa possiamo fare insieme. Maradona è una istituzione che il mondo del calcio non può perdere”.
FABIO SORRENTINO
