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nace, fiera e leale fino al midollo: probabilmente è lei, Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il vero esempio da seguire, per un calcio, ma in generale per un’Italia, sempre più marcia. A confermare il pensiero, la commovente intervista lasciata dalla stessa signora Esposito per l’edizione odierna de Il Mattino:
STOP ALLA VIOLENZA – “Il nome di mio figlio non deve mai più essere usato per gesti violenti o insulti. Lo sport deve essere una cosa bella e quello che è accaduto a mio figlio, alla mia vita, alla mia famiglia non deve succedere mai più. Nel nome di Ciro queste cose non le accetto.”
UN RAGAZZO NORMALE – “Ciro era un ragazzo normalissimo, amava la vita, amava viaggiare, lavorare ed il suo sogno era quello di crearsi una famiglia, ma adesso non potranno più esserci queste cose…”
CIRO MAI DA SOLO – “Fortunatamente, credo, che Ciro non abbia sofferto molto psicologicamente perché abbiamo avuto la possibilità di stargli molto vicino. Fisicamente di sicuro ha sofferto, ma grazie a Dio, ha avuto accanto a lui la sua famiglia che l’ha sostenuto fino alla fine.”
SORRISO ETERNO – “Mio figlio negli ultimi giorni non ha potuto più sorridere. Tuttavia ha sorriso stamattina quando era disteso sul letto“
