BENEVENTO – Dallo scudetto Berretti alla scuola calcio elite, Diego Palermo racconta la sua “cantera sannita”

Negli ultimi anni il Benevento ha raggiunto ottimi risultati a livello giovanile. Ora è arrivato il prestigioso riconoscimento di scuola calcio elite

Benevento.  La notizia della nomina a elite della scuola calcio del Benevento è l’ennesima soddisfazione per il settore giovanile giallorosso. I dirigenti, con il presidente Diego Palermo in testa, hanno mostrato ancora una volta serietà, voglia di crescere e grandi ambizioni per un vivaio che continua in maniera incessante il suo sviluppo. Proprio il massimo esponente del vivaio giallorosso ha voluto fare un quadro della situazione poche ore dopo l’importante riconoscimento, annunciando altri obiettivi che sono in cantiere: “Essere una scuola calcio d’elite è una cosa che fa immenso piacere a me e a tutti quelli che operano nel Benevento Calcio. Questo discorso riguarda in particolare il presidente Vigorito perché se siamo arrivati a tanto è senza alcun dubbio merito suo. Questo primo step è solo un punto di partenza verso altri obiettivi per il futuro. Il mio intento è fare altrettanto a Caserta, dove creeremo una scuola calcio, e con il Caravaggio, anche se per questo caso il percorso sarà totalmente diverso e un po’ più complicato”.

Che differenze ci sono tra una scuola calcio normale e una d’elite?

“E’ un riconoscimento importante che valorizza ancora di più il nostro settore giovanile. La scuola calcio nella prossima stagione parteciperà a campionati ben diversi da quelli attuali. Affronteremo compagini d’elite che, sulla carta, sono organizzate come noi. Sarà un ulteriore motivo di crescita per tutti”.

Come commenti l’inizio di campionato da parte delle varie formazioni giovanili del Benevento?

Nel Sannio c’è un discorso che va avanti da parecchi anni partito con il lavoro di Ciro Vigorito, culminato con la vittoria dello scudetto Berretti. Da quando gli sono subentrato non sono riuscito a conquistare vittorie importanti, ma abbiamo raggiunto importanti obiettivi come le varie qualificazioni e vendite di calciatori a società di prestigio, come Brignola alla Roma, Tazza al Bologna, Donnarumma all’Inter, Curto al Milan, Morrone alla Juve e Corbo allo Spezia. Per Benevento,  quindi, ci aspettavamo i risultati che sono maturati nelle prime giornate di campionato”.

Per la Casertana invece?

“La storia dice che prima eravamo zero e ora non lo siamo più. In termini di risultati stiamo andando di pari passo, se non addirittura meglio, rispetto al Benevento. Mi aspettavo molto più tempo per raggiungere risultati simili, ma in pochi mesi di lavoro i vari tecnici stanno raggiungendo risultati immediati. Ritengo che questo sia dovuto grazie a Pasquale Bovienzo che mi sta dando una grandissima mano, a Troise che è una garanzia e Formisano. Quest’ultimo lo scorso anno allenava il Caravaggio e ho avuto gli attributi di portarlo in una società professionistica. Alla prima esperienza sta ottenendo risultati più che positivi. Devo dire che sono strafelice del lavoro che stiamo svolgendo sia a Benevento che a Caserta. Ci prendiamo i nostri meriti che sono divisi con Giampiero Clemente, Manuel Landaida e Giovanni Ignoffo. Grazie al loro aiuto abbiamo formato uno staff davvero importante. Il nostro sogno è di fare ancora meglio, magari vedendo i ragazzi che stiamo crescendo nella prima squadra giallorossa o rossoblu”.

Nel Caravaggio come procede il lavoro?

“Ci sono sette allenatori. Nella scorsa stagione mi sono fidato di qualche tecnico solo per il nome e ho fallito l’obiettivo. Quest’anno ho tenuto persone che lavorano con me da svariati anni e aggiunto altri che lavoravano a Benevento come Zotti, Festa oltre a Scarpa. Tutti stanno facendo la differenza sia in termini umani che tecnici. E’ uno staff di prim’ordine. Essendo una scuola calcio non dobbiamo raggiungere degli obiettivi in termini di risultati, ma solo in termini di crescita e la strada intrapresa è quella giusta”.

Cosa ne pensa di tutto questo il presidente Vigorito?

E’ molto contento di quello che siamo mettendo in piedi. Grazie a lui stiamo continuando a sognare e senza la sua presenza saremmo zero. Ci dà tranquillità sia economia che morale e spero di dargli più soddisfazioni possibili”.

A dicembre ci sarà il tanto atteso “Sogno di Ciro“?

Lo stiamo programmando. Oltre a questo ci hanno invitato a tantissimi tornei nelle varie città d’Italia. Il calcio è un tam tam e sta circolando la voce della nostra organizzazione e per questo, fortunatamente, abbiamo da scegliere”.

Stai facendo un pensierino sul Viareggio?

Dipende da come si evolverà la situazione. Quella dell’anno scorso è stata un’esperienza che ci ha permesso di far vedere i nostri calciatori sotto età. Su tutti hanno brillato Fusco, Brignola e Sparandeo che ora sono sulla bocca di tutti…

fonte: benevento free

One thought on “BENEVENTO – Dallo scudetto Berretti alla scuola calcio elite, Diego Palermo racconta la sua “cantera sannita”

  1. avete la fortuna di avere un allenatore con grandi qualita,e una persona straordinaria sia sull aspetto sportivo che su quello umano…parlo del mister pasquale bovienzo…ne sono sicuro che fara una grande carriera

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