L’ edizione odierna della  Gazzetta dello Sport prova a fare chiarezza sul caos della Lega con un’ inchiesta. A spaccare in due la Lega sono duecento milioni di euro e l’articolo 19 dello statuto da riformare, cioè la ripartizione dei proventi televisivi. Attualmente – si legge sul quotidiano – il miliardo netto di incasso viene suddiviso tra le 20 società in questo modo: 40% in parti uguali, 30% in base ai tifosi (25% bacini d’utenza e 5% popolazione), 30% secondo i risultati sportivi. Le medio-piccole hanno firmato un documento che, per quanto riguarda la governance, viene incontro alle richieste delle big ma che è ritenuto «inaccettabile» sul punto relativo all’articolo 19: la fetta in parti uguali crescerebbe dal 40% al 50%, quella dei tifosi scenderebbe dal 30% al 20%. Le big vedono come fumo negli occhi lo schema elaborato dalle medio-piccole: la riduzione del peso dei bacini d’utenza, fortemente polarizzati, a favore di una maggiore incidenza della fetta in parti uguali vorrebbe dire un travaso di parecchi milioni da un fronte all’altro. La Juve, che ora supera i 100 milioni complessivi, ne perderebbe circa 15, a cascata le altre; curiosamente, l’unica big a non rimetterci sarebbe la Fiorentina.