L’ex attaccante del Napoli, Andrea Carnevale, attualmente nello staff tecnico dell’Udinese, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero Veneto, dove ha parlato, tra le altre cose, anche della sfida tra Napoli e Udinese.
GIOCARE CON MARADONA – “Parliamoci chiaro. Per buona parte delle partite si partiva da 1-0, tanto era incontenibile Diego. Ma noi ci mettevamo del nostro. Quella era una squadra forte. Altrimenti non si vincono due scudetti, una Coppa Italia e un’Uefa nel giro di quattro anni”
IL TUTOR DI DIEGO – “Aveva i suoi difetti, come tutti, ma era un ragazzo d’oro. Io abitavo vicino, in via Manzoni, e spesso era incaricato della sveglia. Diego si addormentava e perdeva la partenza per le tarsferte. Lo buttavo io giù dal letto, prendendomi qualche vaffa.”
SUL CAMPO – “Feci 31 gol in un centinaio di partite a Napoli. E i tifosi mi premiarono con una sorta di petizione. Prima di ogni partita c’erano gli striscioni per Carnevale in Nazionale. Così arrivai a giocare i Mondiali del ’90”
I RICORDI MIGLIORI – “Il gol scudetto alla Fiorentina. Poi quello nella semifinale di Coppa Uefa”
UDINESE DI RITORNO AL SAN PAOLO – “Anche stavolta ritroverò tanti amici. Me ne accorgo dalle richieste di biglietti che mi arrivano. Voglio venire tutti a vedere l’Udinese, ma io li ho avvertiti. Siamo decimati, ma questa squadra ha carattere: li faremo soffrire”.