Il Corriere dello Sport scrive sull’impressionante audience previsto per Roma-Napoli
“Dall’Albania allo Zimbabwe, c’è una fila che attraversa il mondo e ara l’alfabeto per vedere Roma-Napoli. Sono 192 Paesi che in un modo o nell’altro, in diretta o in differita, pervia immediata o agganciandosi al segnale altrui (e pagando, s’intende) conosceranno le immagini della partita che vale il secondo posto del campionato italiano. Pare ci sia paradossalmente più eccitazione all’estero per la giornata di domani che da noi, dove la copertura a tappeto delle gare è già a livello di saturazione e non concede ulteriori margini di crescita. Voci e leggende. Più che arato, l’alfabeto è saccheggiato.
James Pallotta e i suoi fratelli ci mettono i giornalisti, il Napoli la sua leggenda. Diego Armando Maradona si collegherà con PiùEnneTv per seguire e commentare l’incontro nel corso della trasmissione “In casa Napoli”. No, Francesco Totti in quella fase della serata non parlerà perché auspicabilmente avrà altro da fare. E’ una gara che può richiamare un miliardo di telespettatori. Del resto, potenzialmente è un confronto da Olimpico esaurito. Il miliardo è più probabile dei 73.000, però. Gli incassi e l’entusiasmo della Roma continuano a essere zavorrati dalla scomodità dello stadio e dalla protesta vecchia ormai di una stagione intera dei tifosi della Curva Sud. Di parte di essi, in grado comunque di influenzare le scelte di altri.
Fino a ieri sera erano stati venduti circa 7.000 biglietti. Basso anche lo smercio che riguarda il settore ospiti. Alla fine dovrebbero esserci circa 1.500 tifosi del Napoli e non più di 35.000 spettatori in totale. All’Olimpico avremo: un settore riservato agli azzurri scarsamente popolato, diversi fan del Napoli sparsi per le varie tribune e una distribuzione dello stadio tra le due tifoserie particolarmente variegata. Non sarà abbastanza per far sentire il Napoli come a casa sua, ma un po’ meno solo sì”.
