Chiariello: “Deve finire la battaglia mediatica di Agnelli sul riconoscimento dei suoi scudetti. Ci rendiamo ridicoli davanti a tutta Europa!…”

Umberto Chiariello per il suo consueto ‘Editoradio’ è intervenuto in diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’ su Radio CRC Targato Italia:

“ Stamattina leggevo il fondo di Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport. Arrigo Sacchi può piacere o meno, ma di certo è un grande conoscitore di calcio. Oggi cita Churchill che disse che “Cambiare non equivale  a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare” e questo calcio va cambiato. Gravina e Sibilia dobbiamo ripartire da questa sentenza in cui viene riaffermata la centralità dell’ordinamento sportivo per  tutte le questioni che riguardano la regolarità delle competizioni e l’ applicazione delle disposizioni statuarie e regolamentari delle attività agonistiche, recito testualmente dalla  sentenza di cassazione. Significa che la famosa battaglia campale inscenata da Agnelli sul riconoscimento dei suoi scudetti mediaticamente in tutte le forme e tutte le salse e che venga revocato insieme all’inter, deve finire. Ci stiamo ricoprendo di ridicolo dopo un ‘estate ridicola in cui i campionati non hanno avuto la certezza del diritto, continuiamo ad avere una società che si sente Legibus Solutus, cito il comandante Auricchio. Al di sopra  delle parti non ci può stare nessuno a meno che non siamo in una dittatura e allora mi viene il dubbio  questa vittoria continua della Juve fosse solamente il frutto, la discendente causale di una dittatura della Juve sul calcio italiano in termini di potere. Allora  caro Cruciani cioè non può sentirsi al di sopra delle parti e la federazione o interviene o dichiara la sua fine mediatica, perché diventa ridicola”.