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Il calciomercato non è ancora ufficialmente aperto, ma è cominciato oramai da tempo. Le società italiane, in particolar modo quelle di alta classifica, anche a causa del Mondiale brasiliane, cercano di muoverci in anticipo, mentre sono tanti i talenti e i gioactori in cerca di rilancio che potrebbero sbarcare in Serie A. Per fare il punto della situazione, EuropaCalcio.it ha raggiunto in esclusiva Gianfranco Cicchetti, agente Fifa ed esperto di calciomercato.
Nonostante il mercato debba ancora ufficialmente cominciare, qual è la società che secondo te si sta muovendo meglio, e quale che da ora alla fine di agosto può mettere a segno i colpi migliori?
“Il Milan si sta muovendo in maniera molto intelligente, mi piace il mercato rossonero. Stesso dicasi per Napoli e Roma che con due-tre colpi mirati possono crescere ancora tantissimo. Aspettiamo Juve e Inter, penso che più avanti ci regaleranno colpi interessanti!.
Proprio in merito ai rossoneri, gli arrivi di Alex e Menez lasciano pensare alle partenze di Rami e Taarabt?
“Nonostante queste due operazione in entrata, il Milan proverà a riscattarli, ma alle proprie condizioni e comunque non ai sette milioni pattuiti con Valencia e Qpr nello scorso gennaio”.
Dejan Trajkovski del Maribor e Petar Filipovic dello Slavan Belupo, dei quali curi gli interessi, sono stati accostati a varie società italiane. Cosa puoi dirci in merito a ciò?
“Per il momento non posso parlarti nei dettagli di quali contatti ci sono in corso, per ragioni di opportunità, posso comunque confermarti che il croato Filipovic è stato seguito e monitorato da Spezia, Bari e Chievo, mentre lo sloveno da Palermo, Chievo e Verona. Se ne parlerà nei prossimi giorni, se ci saranno ulteriori sviluppi. I due hanno anche diverse richieste all’estero (soprattutto Trajkovski da Celta Vigo e Friburgo), quindi saranno fatte valutazioni attente anche per questo motivo”.
Sono entrambi pronti per il campionato italiano? Dei due chi potrebbe incidere maggiormente da subito?
“Trajkovski è pronto per giocare in serie A, è un terzino sinistro molto interessante. Filipovic deve partire dalla serie cadetta per crescere e migliorarsi ancora, ma ha qualità fisiche e di corsa che lo rendono potenzialmente di livello superiore. Costano poco, il rapporto qualità-prezzo è molto intrigante”.
Luciano Vietto, come da te ribadito nei giorni scorsi, sembra essere vicino al Napoli. L’argentino è uno dei tanti talenti cristallini sfornati dal Sudamerica, ma riuscirebbe a trovare spazio da subito nel Napoli? Data la sua collocazione tattica, ovvero quella di un giocatore che svaria sul tutto il fronte offensivo, passando dall’essere un trequartista ad ala, dovrebbe vincere la concorrenza di Marek Hamsik, e perché no di José Callejon e Dries Mertens. E’ la soluzione giusta tenerlo sin da subito con i campioni azzurri?
“Vietto è un giocatore da prendere subito, un talento in grado di diventare un top-player nel giro di pochi anni. Ha 21 anni ma tanta qualità e personalità. Non è un vero e proprio trequartista, è una prima punta atipica, un giocatore alla Montella o alla Suarez che vede la porta e sa giocare la palla. Nel Napoli potrebbe crescere all’ombra di Higuain ma anche giocare al suo posto o qualche metro dietro di lui. I giocatori forti bisogna sempre prenderli, poi sta all’allenatore saperli far convivere in campo”.
Per quanto tempo Vietto accetterebbe di fare da “riserva” ad Higuain? Non c’è il rischio che si ricrei una situazione in stile Denis-Cavani, ovvero con l’argentino che fu ceduto per lo scarso minutaggio che avrebbe avuto a causa della presenza del Matador?
“Non credo possa nascere un problema del genere, ci sono tanti impegni, i due sono assolutamente compatibili e se una squadra vuole ambire a fare strada su più fronti deve necessariamente avere almeno due giocatori forti per ogni ruolo. I problemi penso siano più per gli avversari”.
Fonte: EuropaCalcio.it
