Conte contro tutti. La frustrazione del CT che spara nel mucchio lasciando tanti quesiti

CONTE ALLENAMENTO 2210Sarà l’illusione di poter portare in Nazionale l’esperienza del Club. Sarà che sperava di poter ottenere, da ex collega, maggiore assistenza dai tecnici di Serie A. Sarà che sulla sua panchina c’è un Allegri che sta offuscando i suoi tre anni in bianconero. C’è di certo che ieri sera, dopo un’inutile Italia-Albania, è arrivato un improvviso sfogo, che assomiglia tanto a quello che precedette a giugno scorso l’improvviso abbandono dell Vecchia Signora.

LA DOMANDA – Ma con chi ce l’ha Antonio Conte? Si domanda oggi il collega Stefano Cantalupi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Questa domanda che attraversa oggi tutto l’ambiente della Nazionale: una sfuriata prima di pranzo, bis alla fine di Italia-Albania, tris in conferenza stampa prima di lasciare il Ferraris. Con tutto il repertorio delle grandi occasioni: urla a voce strozzata, sguardo deciso e una serie di “volete capirlo o no?” che la dicono lunga sulla frustrazione del momento. “E’ più difficile del previsto”, dice, riferendosi al suo ruolo.

MAL DI PANCIA — Alla domanda se questa frase possa essere interpretata come un segnale simile a quelli che lo portarono a lasciare la Juve,Conte2_0 il c.t. precisa meglio il suo pensiero. “Non voglio che sia un punto di rottura, ma di costruzione. Qualcuno deve iniziare a dire queste cose, per evitare che si metta la testa sotto la sabbia e si finga di non vedere ciò che è lampante. Lo dico apposta adesso che veniamo da tanti risultati utili. Ci vuole più amore per questa Nazionale. In tre mesi di lavoro e tre raduni, invece, ho capito che viene vissuta come un fastidio. Qualcuno storce il naso anche se parlo di intensità nei pochi giorni in cui ho i ragazzi a disposizione”.

GRAN FINALE – Infine, un grande classico strappalacrime dal repertorio dell’allenatore leccese: “Dobbiamo fare da soli”, gli esce di bocca a caldo, a fine match. Poi rincara la dose, dopo una manciata di minuti, riprendendo il concetto forte con cui aveva aperto la giornata: “C’è poca collaborazione nei confronti di questa squadra. E’ cambiato solo l’allenatore, i problemi sono rimasti tutti lì. Si parla tanto di rilanciare il movimento e poi non si fa nulla, come se fossimo ancora i migliori al mondo. E’ ora che tutti vedano a che punto siamo. E che si cominci a lavorare per davvero, perché io so fare solo questo e non sono venuto qui a perdere tempo”.

 

 

Massimo Avino

"La prossima volta voglio nascere a Napoli ed essere napoletano a tutti gli effetti" (Lucio Dalla)

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