Corbo: “Bisogna dimostrare con i fatti se le lacrime per Esposito sono state reali o finte”

CORBO 123ANTONIO CORBO, giornalista editorialista di Repubblica, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi sul Calcio Napoli proposti da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 16.00, con Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo in conduzione, per il consueto punto sugli azzurri. Ecco quanto ha affermato: “Il tweet di Mertens che chiede a Reina di negoziare il contratto con il Napoli? Sono sempre d’accordo con i giocatori che manifestano umanità nei confronti del Napoli. La morte di Ciro Esposito? Bisogna vedere se le lacrime nei confronti di Ciro Esposito sono state reali o finte. E’ il momento di dire che il calcio è il punto debole. Bisogna salvare il calcio con un farmaco molto amaro. Bisogna riproporre il modello inglese. Il problema sono le trasferte. Per un anno vietiamo le trasferte. Parlo di tutti gli italiani, i più rissosi e violenti sono al centro-nord. Bisogna vedere cosa farà il governo. Non serve la corsa alle poltrone. E’ il momento di capire, ripeto, se vogliamo bene a Ciro. Occorre gente onesta e preparata. La macchina giudiziaria dello sport va rottamata. Per creare un punto di raccordo tra giustizia sportiva e ordinaria servono uomini competenti. Le società vanno coinvolte, pensano a fare soldi senza pensare a tutelare l’incolumità degli spettatori. All’Olimpico, alle spalle di Genny a carogna, non ho visto le gradinate con le via di fuga libere. Servono stadi sicuri, meno spreco, meno quattrini ai procuratori. Il calcio ne esce con le ossa rotte dal Mondiale brasiliano. Le dimissioni di Abete e Prandelli? Abete doveva farlo da tempo. Conosco bene il mondo del Coni, della Figc, della Uefa e della Fifa. Nel mondiale messicano ero nella stanza dove si controllava tutto. L’Italia si ritrova gli arbitri come Rodríguez Moreno o Byron Moreno. Il peso politico italiano nel calcio che conta è pari a zero. Partecipo al lutto della famiglia Esposito”.