Corbo: “Incontro De Laurentiis-Sarri, ecco di cosa hanno parlato. Il tecnico ha ricevuto un regalo simbolico dal patron”

Corbo

Antonio Corbo rivela i temi trattati nell’incontro De Laurentiis-Sarri nel suo editoriale per Repubblica ‘Il Graffio’

“L’imprevista visita del presidente a Sarri nella sua casa di Figline Valdarno sventa la fine dei loro rapporti. Simbolico il dono per il compleanno. De Laurentiis gli ha regalato un orologio. Come dire: butta quello che hai, recuperiamo il tempo perduto. Sul vecchio, l’allenatore contava i giorni, le ore, i minuti in attesa che scattasse una clausola. Dal 2 febbraio al 31 maggio, Sarri può liberarsi del contratto quadriennale, lasciando al Napoli un indennizzo di 8 milioni. Non tutto, ma molto è cambiato. Come se il futuro fosse cominciato martedì scorso: in una direzione diversa. È molto probabile che Sarri rimanga al Napoli. Vediamo perché e come.

1. La reazione. Sarri è ruvido ma sensibile come il suo autore preferito, il poeta e scrittore americano Henri Charles Bukowski. Ha abbracciato De Laurentiis, bloccandolo per sei ore: una chiacchierata con molte battute, giri larghi su calcio e cinema d’oggi, poi la cena in famiglia.

2. Il mercato. Più che del contratto, De Laurentiis e Sarri hanno finalmente parlato di mercato. Troppe volte la società ha comprato all’insaputa dell’allenatore. Troppi giocatori sono arrivati e spariti in panchina. Troppi i dubbi di Sarri riferiti al presidente su Inglese, l’attaccante del Chievo per metà del Napoli, che forse rimarrà dov’è.. , la frase che Sarri si era lasciato sfuggire a Castel Volturno, lì anche sedie e tavoli hanno udito e memoria. Roberto Inglese, scoperto da Giuntoli nel Lumezzane, è un attaccante d’urto, alto con baricentro basso, quindi rapido sul breve. Ha segnato 7 gol in A e 2 in Coppa Italia. Se arriva a 15, sarà a giugno preziosa pedina di scambio.

3. Il consenso. De Laurentiis è arrivato con due domande in tasca. Ti piace Verdi? Se lo compro, lo fai giocare? Sarri ha confermato il suo gradimento. Ne aveva già parlato con Giuntoli un mese fa. Su Verdi si può intuire come dal mercato siano passati al futuro. Simone Verdi, 25 anni, alto 1.71 per 61 kg, ambidestro con scatto bruciante e tiro forte da lontano, è buon erede di Mertens (se parte) nel terzetto superleggero, con Insigne e Callejon. Per il Napoli, può sostituire anche Callejon.

Secondo una analisi più profonda, Verdi è diverso nella fase difensiva. Si esprime sulla fascia negli ultimi 30 metri, non su 60-70 come Callejon. Ottimo acquisto, ma Verdi non risolve quel deficit difensivo sulla corsia. Rimane Rog la più solida alternativa a Callejon. Per il bomber di peso bisogna sperare che torni presto Milik. Il mercato sembra incompleto, anche se Sarri chiede un solo giocatore.

4. Il contratto. Come anticipato da Repubblica, si prevede un accordo rinnovato: la cifra è bassa per l’allenatore primo in classifica, 1,4 milioni contro i 7 di Allegri. Ma dovrà essere modificata la gabbia. Un diritto di opzione del Napoli invece della penale di 8 milioni. Ma su questo, martedì i due hanno glissato. Mancavano due personaggi chiave. L’amministratore Chiavelli ed il legale di Sarri. È stato tuttavia una mossa lungimirante quella di De Laurentiis per evitare il tormentone del contratto in scadenza in una fase calda per lo scudetto.

5. Le offerte. Al momento Sarri non si è promesso a nessuno, pur essendo molto quotato. Cambia in Europa lo scenario. Il governo cinese ha bloccato le follie sul calcio. Solo il Manchester City si rivela un affare, non tornano i conti con altri 30 club, Inter compresa. Un colpo di freno anche al Guangzhou allenato da Cannavaro e al Beijng Guaon, in lizza per comprare Aubameyang a 70 milioni. Il Milan non dipende dalla Cina. Insegue da tempo Sarri, ma il giro delle panchine si muove ad aprile. De Laurentiis ha giocato d’anticipo.

6. Il futuro. Dopo un’altra annata record, la squadra dovrà essere rinnovata. Reina è destinato al Milan, altri hanno progetti ed età importanti. Il Napoli non può investire cifre impossibili, dovrà coinvolgere i tifosi in un ciclo più verde. Solo Sarri garantisce qualità e pazienza nel rinnovare”.