Corbo: “Koulibaly disastroso, fa felice Sarri a Torino, ancora una volta”

Corbo sul Napoli

Antonio Corbo, nella sua rubrica “Il graffio” per La Repubblica,  analizza Juve-Napoli e si dice preoccupato.

Corbo su Juve-Napoli definisce disastroso Koulibaly:

“Alla prima sfida scudetto il Napoli arriva con la più ingenua delle contraddizioni. Bellezza e fragilità. Offre la partita alla Juve nei primi giri di cronometro e negli ultimi quando una follia di Koulibaly inventa un micidiale autogol. Una beffa dopo l’altra. La prima quando si eccita vedendo i campioni soffrire, li spaventa con una fiondata di Allan che solo un grande portiere come Szczesny sventa, si ricarica osservando che De Sciglio è costretto ad uscire per Danilo, la Juve sembra nel suo potere. Illusione che degenera nell’autolesionismo, sbilanciato in avanti apre tre quarti di campo a Douglas Costa che sulla sua sinistra corre nel deserto, fino ad essere raggiunto da Danilo, sull’altro. Un contropiede al minuto 16 ed un difensore che segna quasi a sua insaputa a 26 secondi dal suo imprevisto inserimento. Lode al Napoli per il veemente avvio, ma può andare così velocemente in pezzi una squadra che punta al massimo? Sembra un paradosso, la Juve che Sarri è chiamato a riverniciare è già in vantaggio con un sistema di gioco che il professore toscano di calcio estetico detesta, un contropiede. Come nei giorni felici e fortunati di Allegri. Ma gli strumenti per il più rustico espediente di calcio all’italiana li dà il Napoli, squadra che si gonfia e si sgonfia, che minaccia e subisce, che troppo spesso inganna se stessa.

Le traversie dello sciagurato inizio, aggravato da un imperdonabile controllo a distanza di Koulibaly a Higuain che gli gira intorno come il più beffardo dei toreri, non finiscono qui. Portano la Juve al raddoppio ed il Napoli a reagire dissennato. Rinuncia infatti all’unica marcatura fissa, quella di Allan su Khedira, il più costante nel tenere alta la tensione, alla pari di Douglas Costa, tutti e due sulla fascia destra. Dove fa quello che può, con tanta buona volontà, fino ad arrendersi a qualche noia fisica. Ci risiamo con i guaietti muscolari? Non c’è tempo per allarmarsi, perché bisogna capire che cosa succede fino alle modifiche di Ancelotti.”

“Le note in attesa di un sorprendente Lozano non sono positive. La fase difensiva apre squarci inquietanti, consentono anche a Ronaldo di segnare il terzo. Sono passati tre gol e un’ora quando un ottimo Mario Rui (al posto dell’imperfetto Ghoulam) copre meglio il settore battuto ora con minor profitto da Khedira poi sostituito e Douglas Costa, ma quando finalmente Lozano che ha rilevato Insigne ruba la scena. Guida un 4-3-3 che si estende in un 4-2-4 per la massiccia offensiva. Lozano riaccende anche Mertens, fioco per un’ora. Ma tutto il Napoli reagisce con orgoglio – scrive ancora Corbo su Juve-Napoli –  riscattando gli errori iniziali, Manolas più di un impigrito e fuori condizione Koulibaly dà forza all’attacco segnando il primo gol della rimonta, segue Lozano per il raddoppio, contro una Juve stanca infierisce anche Di Lorenzo che segna dopo essersi misurato proprio con Ronaldo. Segnano quindi i tre gol proprio tre giocatori appena acquistati. Un’impresa sarebbe stata. Poi Koulibaly per la seconda volta a Torino fa felice Sarri. Un anno e mezzo fa sognava il Napoli, con il gol di Koulibaly sfiorò lo scudetto. Ora piange lui, il gigante nero.”

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Mario Scala

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