Corbo: “Napoli bello ma imperfetto. Ancelotti premiato da una scelta…”

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Antonio Corbo commenta Napoli-Salisburgo sulle pagine de ‘La Repubblica’:

“Basta il Salisburgo per far perdere la curiale flemma di Ancelotti. Meglio gioca, più commette errori il Napoli che giocherà comunque con un vantaggio rassicurante, ma senza Koulibaly e Maksimovic, il ritorno degli ottavi di Europa League in Austria. Si presenta con insospettabile aggressività il Salisburgo, ma dopo dieci minuti due giocatori ricambiano la fiducia: la coppia Milik-Mertens schioda la partita, che vedeva il Napoli in evidente disagio. Davanti a un malinconico Insigne che li osserva dalla panchina, Mertens indovina un assist basso e verticale, Milik conclude con rapinosa eleganza nello spazio che gli lasciano gli incongrui difensori centrali del Salisburgo.

Nei primi segnali di allarme il Napoli scopre austriaci pericolosi ma disomogenei. Il brasiliano Ramalho e il francese naturalizzato camerunense Onguené che in autorete concede il terzo al Napoli sono il punto di black-out di una squadra esperta negli esterni bassi Lainer e Ulmer, svagata nel terzetto di centrocampo (Schlager, Samasskou, Jumuzovic il più impreciso dei tre), ma raffinata nel giovane Wolf, ventenne austriaco che per fortuna del Napoli trova un avversario inflessibile in Allan. Meritano forse una migliore compagnia Wolf, rifinitore nel 4-3-1-2 del Salisburgo, e gli attaccanti Daka, che segna in fuorigioco nel primo tempo, quando mette sotto accusa per distrazione Maksimovic, e l’israeliano Moanes Dabbur.

Mertens conferma la sua spontanea intesa con Milik, assistendolo con le sue taglienti azioni tra le linee, ma anche nella conquista della profondità. Opportuna la scelta di Ancelotti, vista la prova di Mertens. Più che una punizione devono essere intesi come una nota di cortesia i 70 minuti di riposo in panchina concessi a Insigne, afflitto dal ricordo del rigore sbagliato contro la Juventus. Niente di meglio che una tregua per riflettere, dopo la domenica di slancio, ira e lacrime. È apparso rinfrancato quando ha finalmente rilevato il posto di Mertens, uscito tra gli applausi. Applausi che hanno poco dopo salutato anche Insigne dopo un cenno di cordialità agli amici della curva.

Ancelotti ha seguito con molta attenzione il suo centrocampo. Lo sta rimodellando di partita in partita. La posizione di Allan è sempre più centrale e definita, fa da schermo davanti alla difesa e recupera palle da incontrista puntiglioso. La posizione di Allan consente a Fabiàn Ruiz di offrire tutta la sua creatività nella fase offensiva. Era riduttivo per lui giocare al centro della mediana. Non è un caso che proprio lo spagnolo indovina il raddoppio con un micidiale e inatteso sinistro da media distanza. Va semmai rettificata la sua intesa con Zielinski: sulla sinistra si sono talvolta ostacolati nella costruzione veloce del gioco.

Un equivoco che ha spinto Ancelotti a sostituire un sufficiente ma non brillante Zielinski con Diawara, inserito nel suo ruolo classico di centrale. Con immediato vantaggio di Allan e Fabian Ruiz, liberi di giocare ai suoi lati. Può essere un’alternativa. Più complessa quella che dovrà cercare il Napoli a Salisburgo: nel convulso finale Maksimovic ha avuto qualche incertezza, già diffidato si è fatto ammonire. Né lui né Koulibaly, quindi, giovedì sera. I tre gol di vantaggio, e quelli che il bravo Meret ha negato nella ripresa agli austriaci, augurano il buon viaggio”.