Corriere dello Sport: Napoli, ore decisive per Donati

GIULIO DONATI 2912NAPOLI – E ora si può, anzi si deve, aspettare. Senza stress né l’ansia di fare quel che ora non è previsto. Ma che pure potrebbe essere utile. E allora attesa. Per strategia. Però attiva. Guardandosi intorno, monitorando, stando lì in agguato, che l’affare può sempre scapparci. Perché il mercato è lungo e non sai mai cosa è che ti riserva. Strinic è del Napoli. Gabbiadini, pure. Ma quasi. Tutto fatto. Però c’è la burocrazia, itempi da rispettare e i formalismi. Presto, prestissimo le firme. E l’annuncio. Poi il resto. Quel che potrebbe essere. E che se non è, non sarà un dramma. C’erano due colpi da fare: a segno. L’esterno mancino e il tuttofare d’attacco. Tredici milioni d’investimento. Con una conferma: il Napoli è tra le società che più spende a gennaio. Circa 60 milioni in sei anni: e chi dice che sia finita… Oggi per domani. Il lavoro è sempre prospettico. Il seme che si butta adesso può fiorire anche a giugno. E a destra, un fiore deve spuntare. Mesto e Maggio in scadenza: non rinnoveranno. L’abbraccio di Piazza del Plebiscito è parso un saluto reciprocamente affettuoso. Ne arriverà qualche altro. Magari stringendosi la mano già adesso. Giulio Donati è il giovane che è diventato grande. Ventiquattro anni soltanto. Ma da uno e mezzo è al Bayer Leverkusen: le 9 presenze in Champions sono come una rughetta sulla carriera. Esuberanza e carattere sulla fascia.
Fonte: Il Corriere dello Sport

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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